Antonio Conte non può che essere insoddisfatto del suo Napoli dopo la rovinosa caduta contro il Verona. L’allenatore si sfoga al termine della prima sfida ufficiale sulla panchina partenopea.
SCUSE – Antonio Conte viene intercettato da Sky Sport 24 al termine di Verona-Napoli. Sulla prima sconfitta al debutto in campionato sulla panchina azzurra l’ex allenatore dell’Inter dichiara: «Nel primo tempo c’è stata una squadra in campo, non penso che il Verona abbia mai tirato in porta. Detto questo, rientri il secondo tempo e subito concedi un tiro al Verona e nella seconda situazione siamo andati sotto. Da lì ci siamo sciolti come la neve al sole. C’è da chiedere umilmente scusa al popolo napoletano che ci segue con passione. Io sono l’allenatore ed è giusto che mi assuma tutta la responsabilità. Chiedo umilmente scusa perché sono prestazioni secondo me inaccettabili. Sono figlie di qualcosa ma c’è da lavorare tanto sotto tutti i punti di vista e cercheremo di farlo».
Napoli, c’è da lavorare: Conte evidenzia i limiti!
PREOCCUPANTE – Antonio Conte continua, sottolineando i lati oscuri della sua squadra: «Sono arrivato a Napoli con grande entusiasmo e voglia. Quello che posso fare è mettermi a disposizione in qualsiasi situazione, se posso aiutare il Napoli in qualsiasi modo lo farò. Però c’è da chiedere scusa al popolo napoletano che ci dimostra tanto affetto e passione. Al di là del discorso mercato, quello che è più preoccupante è vedere che alla prima difficoltà nel secondo tempo ci siamo sciolti come neve. Poi dal mercato possono arrivare uno, due, tre o quattro giocatori, quanti ne vuole il club. Ma il problema lo dobbiamo risolvere a monte e non è un problema di facile risoluzione. Penso di avere l’esperienza giusta per dirlo».
MENTALITÀ – In conclusione, Conte afferma: «Osimhen non può essere utilizzato? Questa è una domanda che dovete fare al club, non a me. Io quello che vedo è che lui fin dal ritiro si è allenato a parte. Io mi sono messo da spettatore. Ma il problema non è un singolo giocatore, bisogna avere un atteggiamento con più personalità e voglia, anche nella difficoltà. Questi ragazzi nella difficoltà fanno fatica e questa è una cosa grave perché non l’alleni in pochissimo tempo. Bisogna cercare di farli crescere a livello di mentalità».
