Milan-Torino, Vanoli: «Rosa incompleta! In due fuori dal progetto»
Paolo Vanoli, tecnico del Torino, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara con il Milan, esordio dei granata in campionato.
INIZIO – Dopo aver rotto il ghiaccio con l’esordio in gara ufficiale in Coppa Italia, il Torino di Paolo Vanoli darà inizio alla sua Serie A con la trasferta contro il Milan. Impegno subito bollente per i granata: il nuovo tecnico ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della prima giornata di campionato, affrontando anche e soprattutto il tema mercato.
Torino, Vanoli in conferenza: «Radonjic? Non ho tempo da perdere, dobbiamo completare la rosa»
ESUBERI – Su Seck e Radonjic: «Il Toro ha una storia importante, ma non deve mettere pressione ai giovani. Tra la Primavera e la Prima Squadra c’è un salto importante, è stato eccezionale averli in ritiro vicino a noi: per loro, deve essere un desiderio e un sogno arrivare tra i grandi. Pensiamo a Buongiorno, anche lui ha fatto esperienze fuori e poi è rientrato. Qualcuno è un po’ più pronto e altri avranno bisogno di esperienze. Seck non fa parte del progetto, così come Radonjic che non si è presentato: è un giocatore forte, ma non ho tempo da perdere.»
ROSA – Sul mercato: «Lo sappiamo che questa squadra non è completa. Io preferisco avere pazienza e prendere giocatori mirati, senza fretta. A volte è una perdita di tempo, ma in tutte le squadre si è allungato il mercato. La Premier ha il vantaggio su tutti. Voglio completare la rosa, per me esistono 20-22 giocatori: serve una rosa competitiva, ci stiamo lavorando.»
OBIETTIVO – Sugli obiettivi stagionali: «Non mi do obiettivi a lungo termine. Ho detto ai ragazzi che dobbiamo crescere, il mercato darà obiettivi. Devono essere pochi obiettivi ma raggiungibili: ad oggi, è costruzione della squadra e avere un’idea di gioco. Nelle amichevoli l’abbiamo avuto a sprazzi, ma capisco che i ragazzi si rifugiano in un lavoro di tre anni. E su questo ci vuole tempo.»
CRESCITA – Sulla partita: «Non metto pressione al mio Toro, ma voglio vedere il mattoncino della crescita. Affrontiamo una grande squadra, che ti impegnerà anche per valori e sacrifici. Se pensiamo di andare a San Siro e fare grande calcio per 90 minuti, è solo un sogno. Dobbiamo capire che ci saranno più partite e più momenti, dovremo gestirli con umiltà.»