Italia in mano alla nuova generazione: da Calafiori a Ricci ecco il bel gioco!
Adesso l’Italia sembra avere un passo più rapido, ma soprattutto più imprevedibile. Ecco gli artefici del grande successo sulla Francia.
PRESTAZIONI – Quando tutto il focus era sui giocatori francesi ecco che prende il sopravvento la qualità dei giocatori italiani. E’ innegabile l’immensa qualità di Barcola, giovane stella del PSG, ma in fondo è arrivato il momento di esaltare anche chi rappresenta il nostro paese, chi suda per la maglia dell’Italia. Troppe volte partiamo abbattuti vedendo la formazione avversaria, dando poca fiducia a chi invece merita grande sostegno per l’impegno, la grinta e la voglia che mostra nel rettangolo di gioco. Ecco, proprio contro la Francia si è vista la qualità di una nazionale giovane che ha voglia di rivalsa e di dimostrare che in realtà non sono finiti li per caso. Tra questi ci sono Samuele Ricci e Riccardo Calafiori che ieri hanno insegnato calcio ai vice campioni d’Europa e del Mondo.
Italia, ecco da chi passa l’incredibile vittoria sulla Francia!
STELLE – Qualcuno sicuramente è rimasto stupito dalla presenza di Ricci dal primo minuto in un match così delicato. Beh, il centrocampista granata ha avuto la forza di far ricredere tutti, con una prestazione da vero esperto. Sicurezza, visione di gioco e precisione sono state le caratteristiche che hanno distinto Ricci nel match contro la Francia. Il centrocampista ex Empoli ci ha deliziato con cambi di gioco, giocate nello stretto e grande senso della posizione. Un tappabuchi onnipresente, capace anche di annullare chiare occasioni da gol. Insomma, un regista/tuttofare che nel centrocampo dell’Italia mancava dai tempi di Pirlo probabilmente. Occasione sfruttata al massimo da parte di Samuele che deve ringraziare anche il suo compagno di Nazionale Barella per aver deciso di operarsi al naso. Grande merito anche di Spalletti che ha avuto il coraggio di fare questa scelta da molti inizialmente contrastata.
CERTEZZA – Di Calafiori oramai non ci si sorprende più. La guida di Thiago Motta al Bologna ha cambiato totalmente il suo stile di gioco rendendolo tutto fuorché un semplice difensore. Probabilmente le uniche volte che ha ricoperto realmente il suo ruolo naturale era quando la Francia aveva il pallino del gioco. Quando invece l’impostazione era in mano all’Italia l’ex Bologna girovagava per il campo in cerca dell’occasione giusta per trafiggere la difesa francese. La paura non scalfisce la sua armatura permettendogli di fare uscite palla al piede nonostante la marcatura stretta dei suoi avversari. Ruolo preferito del neo acquisto dell’Arsenal è probabilmente il tutto campista. Un occhio più attento avrà sicuramente notato i vari avanzamenti fino a centrocampo, tutto ciò permesso anche dagli scambi di posizione concordati con Ricci che all’occasione arretrava per ricoprire il vuoto e magari per ricevere uno scarico così da poter impostare occhi alla porta.
Il ritorno di Tonali: quanto eri mancato!
BULDOG – Il match contro la Francia ha probabilmente chiarito molti interrogativi sulla sua presenza in campo. Nonostante i 10 mesi di squalifica per calcioscommesse e i pochi spezzoni con il Newcastle Spalletti aveva deciso prima di convocarlo e poi di schierarlo titolare contro l’armata francese. Intensità, qualità e rabbia hanno contraddistinto la partita di Tonali, il quale era in cerca della rivalsa dopo la condanna inflittagli. L’ex Milan aveva solamente un compito: dimostrare che la fiducia data dall’allenatore era fondata. Beh, sulla sua prestazione c’è solo da fargli i complimenti. Merito suo soprattutto il primo gol dell’Italia, con un gioiello per Di Marco che di conseguenza non poteva non impreziosire ancora di più quella gemma con un gol dei suoi. Adesso l’Italia brilla ed è pronta a farlo per lungo tempo.
