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Emerson Royal: «Il Milan avrà un guerriero su cui contare. Tanta motivazione!»

Emerson Royal si è presentato come nuovo calciatore del Milan.

LA CONFERENZA – Di seguito le dichiarazioni rilasciate da Emerson Royal in occasione della sua conferenza stampa di presentazione come nuovo calciatore del Milan.

Ha sempre creduto nel Milan?
Sì, io ho parlato molto con il club e i rappresentanti. È sempre stato chiaro che il Milan era l’opzione migliore per me: lo tengo nel sangue. Posso essere attaccante e difensore, ho voglia. Il Milan ha sempre creduto in me. Nonostante io sia molto giovane sono stato un leader in tutte le squadre in cui sono stato: è nel mio carattere. Parlo molto con i miei compagni anche durante l’allenamento. Vorrei ringraziare Zlatan e il Milan per questa opportunità e per lo sforzo per portarmi qua. Voglio fare il meglio.

Si ispira a qualche difensore della storia del Milan? Ha parlato con Fonseca?
Ancora non ho parlato personalmente con il mister. Il Milan ha avuto Thiago Silva, Cafu… Credo che tutti i brasiliani che sono passati da qui abbiano scritto una bella storia per il club. Il Milan prende un Emerson che è in una forma molto preparata: il tempo che ho passato nelle mie ex squadre mi ha fatto apprendere qualcosa. Vengo con molta motivazione. Avete un guerriero su cui contare.

Qual è il rapporto con Ibrahimovic?
Zlatan fa la differenza a livello mondiale, tutti lo sanno. Lo seguivo in tv e ha avuto una carriera incredibile: ha sempre dimostrato questa voglia di vincere. E’ stata una grande soddisfazione sapere che c’era uno come Ibra che mi stava tenendo d’occhio. Voglio ricompensare questo sforzo e voglio farlo sul campo.

Ha un’idea di come può essere impiegato da Fonseca a livello tattico? Ha parlato con altri brasiliani del Milan?
Penso che l’allenatore conosce le mie caratteristiche: ho dimostrato di attaccare e difendere con molta intensità e come piace a lui. Vengo qua per giocare a calcio. Sì ho parlato del Milan con altri brasiliani e il Milan è un argomento di cui si parla.

Come ha vissuto queste prime ore da milanista? Che impressioni? Cosa può dare in più al Milan?
I primi giorni sono stati intensi: ho fatto tanti esami. Il Milan è un club che si preoccupa molto di questa parte dei giocatori. Entrare nel museo è stato storico, mi sono emozionato: non lo faccio facilmente. Vedere tutti i trofei che il Milan ha conquistato… È veramente un sogno. Realmente tutti i brasiliani vogliono venire qui: per me è un onore incredibile. Un momento davvero grande e importante: non vedo l’ora di mettere la maglia.

Può giocare anche centrale?
Io sono sempre riuscito ad aiutare le squadre, in tutte le maniere. Nell’ultima stagione ho giocato al di fuori della mia posizione: ho fatto sia terzino che centrale. Sono qui per aiutare, se l’allenatore vorrà sono disposto a fare tutto. Nella mia posizione faccio le cose migliori.

Sul numero 22, ha parlato con Kakà?
Sì, la maglia 22 ha una storia con il Milan ed è stata di Kakà: in Nazionale avevo questo numero. Nelle mie stagioni migliori ho avuto questo numero. La gente sa che anche il passato del numero 22 del Milan è molto luminoso: non ho parlato con lui ancora ma avere questa eredità è una delle cose più belle della mia vita.

Cosa le ha detto Kulusevski?
Mi ha parlato benissimo di Ibra. Giochiamo a destra entrambi e pensiamo il calcio allo stesso modo. Gli piace molto l’Italia e ha detto che starò bene con la mia famiglia.

Come ha vissuto l’estate?
Gli ultimi mesi sono stati intensi. Ho viaggiato con il Tottenham e ogni giorno chiamavo il mio agente e avevo tanta voglia di venire qui. E’ stato abbastanza complesso, un mix di sentimenti: apprensione e desiderio. Sono molto felice di essere qui, in alcuni momenti ho avuto paura: il tempo passava e non c’era una soluzione finale.

A quale aspetto della Serie A si deve abituare?
Il campionato italiano è un po’ diverso da quelli in cui ho giocato. Penso che la Serie A sia più statica ma anche tatticamente sono sempre stato molto buono e non avrò problemi. Ma ho voglia di imparare e fare le cose bene: tutto quello che mi diranno io lo apprenderò, seguirò tutte le istruzioni necessarie.

Ha visto Chukwueze e Pulisic, come sarà giocare con loro?
Ho guardato le partite del Milan. Penso che il Milan nel complesso ha un team incredibile con ottimi giocatori, ha un grande calcio. Per me sarà un piacere condividere con tutti questi giocatori il campo. Non ci saranno problemi con giocatori di altri ruoli. Ho parlato con Leao, Morata: mi aiuteranno. Voglio fare amicizia con tutti i giocatori.

Si sente più difensore o attaccante?
Io ho le due caratteristiche, ho fatto entrambe le cose: ho difeso e attaccato, ho sempre avuto successo e fatto bene. Dipende dalla forma della squadra e al sistema. Io se devo attaccare 90 minuti, lo farò per 90 minuti. Come ha detto Ibra bisogna trovare l’equilibrio.

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