Baroni pre Dinamo Kiev-Lazio: «Europa League non un intralcio, abbiamo bisogno di queste partite!»
Baroni, alla vigilia di Dinamo Kiev-Lazio, ha parlato in Conferenza stampa del match di Europa League: queste le parole del tecnico.
TURNOVER – Baroni, in Dinamo Kiev-Lazio, darà spazio a chi negli ultimi incontri non ha avuto un minutaggio adeguato: «Questa sarà un’occasione per chi ha giocato meno, ma io considero tutti titolari. So che ci sarà il massimo apporto di tutti. Le sconfitte sono sempre dolorose. Ci sono degli aspetti legati ai contenuti della prestazione: la squadra ha sempre creato tanto e concesso poco. Dobbiamo essere più cattivi sotto porta e concreti difensivamente»
FORMAT – Baroni, durante la conferenza stampa, analizza il nuovo format della UEFA Europa League: «Lo trovo interessante. Questa è una competizione prestigiosa e domani abbiamo un avversario difficile. Hanno fatto i preliminari per i Champions e ci metteranno in difficoltà. Noi abbiamo di partite del genere per crescere»
DEBUTTO – Baroni parla del suo debutto come allenatore in una competizione europea: «Nel nostro percorso non sai mai cosa può arrivare. Io sono felice e concentrato insieme al mio staff: è un’opportunità bellissima e ce la dobbiamo giocare. Servirà una grande prestazione»
Baroni, il punto della situazione sugli indisponibili e sui giocatori fondamentali!
I SINGOLI – Baroni parla dei giocatori fondamentali per la Lazio: «Taty è fondamentale per noi. Vorrebbe essere in campo, abbiamo parlato questa mattina e sta meglio. Però non si allena da giorni: è disponibile e vedremo a gara in corso. Noslin sta bene: a Firenze ha fatto una buona partita, gli è mancato il gol ma è giovane e sta crescendo. Anche queste gare sono importanti. E può ricoprire tutti i ruoli offensivi: non gli sto creando una difficoltà schierandolo esterno o centrale. Dele-Bashiru ha qualità importanti, è un giocatore moderno con forza e velocità. Va costruito nel nostro centrocampo e stiamo lavorando su di lui. Domani ha grosse chance di partire titolare. Stesso discorso per Tchaouna, che sta trovando la sua collocazione. Deve stare sereno, lui come Isaksen.»
