Cataldi si presenta: «Non volevo lasciare la Lazio. Adesso devo fare il bene della Fiorentina»
Cataldi nel pomeriggio è stato presentato dalla Fiorentina ai suoi nuovi tifosi, molto il rammarico del giocatore per l’addio dalla Lazio.
DISTACCO – Cataldi in primis ha ritenuto giusto parlare delle sue emozioni dopo il distacco dalla Lazio, squadra per cui gioca e tifa da sempre: «Il distacco dalla Lazio è stato duro, com’è giusto che sia. Sono cresciuto nel settore giovanile del club, fino ad arrivare in prima squadra. Quando nasci e cresci in una squadra della quale sei anche tifoso, raggiungendo certi risultati, è normale che il distacco sia complicato. Detto questo, qui alla Fiorentina ho sentito fin da subito la fiducia del direttore e dell’allenatore. Così diventa tutto più facile. La società e i compagni mi hanno accolto in modo perfetto, questo è il posto per continuare a crescere»
MOTIVO DELL’ADDIO – Cataldi svela chi è stato a prendere la decisione di divere le strade tra il giocatore e il club: «Non sono un ipocrita, quindi risponderò la verità. Io non avrei mai lasciato la Lazio per quello che rappresenta per me e per quello che mi ha dato. È una cosa di cuore. Poi, nel momento in cui ho ricevuto le chiamate della Fiorentina e ho sentito tutta questa fiducia, non ci ho pensato molto. Lo stacco è stato duro, ma la decisione di venire qui è stata facile. Sono contento e determinato a far fare un anno importante a questa squadra, insieme a tutti i compagni»
Cataldi, gli obbiettivi della Fiorentina e il ritrovo dell’eterno rivale Bove!
COSA PORTA ALLA FIORENTINA – Cataldi parla dell’esperienza accumulata negli anni passati che può di certo far comodo a Palladino: «In questi anni di Lazio ho accumulato tanta esperienza, condividendo lo spogliatoio con campioni che avevano vinto in squadre importanti. E quando ho parlato con Palladino gli ho detto questo, ovvero che voglio portare qui la mia esperienza. Qui alla Fiorentina c’è tutto per fare bene. Negli ultimi 2-3 anni questa squadra è stata riconosciuta come realtà non solo italiana, ma internazionale. Peccato per le finali non vinte, ma non vanno vissute come sconfitte. Devono essere un punto di partenza, per un’Europa anche più importante. Personalmente darò tutto quello che ho in ogni partita con questa maglia»
OBIETTIVI – Cataldi parla degli obiettivi prefissati dalla Fiorentina per la stagione in corso: «Non è scontato arrivare a giocarsi tre finali, di cui due europee. Il nostro obiettivo deve essere provare ad alzare questa coppa che sembra maledetta e scalare posizioni in campionato. Per me non è una sconfitta arrivare secondi. La Fiorentina non è perdente, ma è vincente perché arrivare a due finali europee non è scontato. È chiaro che brucia, ma noi ora dobbiamo fare quello step in più per portare a casa qualcosa»
BOVE – Cataldi si paragona a Bove per il percorso svolto nella propria squadra del cuore terminato poi con un doloroso addio: «Abbiamo fatto un percorso simile, ritrovandoci in questa bolla insieme. L’ho conosciuto, Bove è un calciatore forte. Ripeto quello che ho detto prima: quando si incontrano belle persone, tutto va oltre. Roma è una piazza particolare, ma adesso siamo qui ed entrambi dobbiamo fare il bene della Fiorentina»