D’Aversa: «Fazzini? Gestione sbagliata. Vazquez mi ha sorpreso!»
D’Aversa ha rilasciato una lunga intervista nella quale tocca diversi temi della sua carriera, poi si sofferma su Fazzini e Vazquez: parole!
FAZZINI – D’Aversa ha spigato la mala gestione di Fazzini, il quale ha subito qualche infortunio di troppo: «C’è stata superficialità da parte nostra e della FIGC nella gestione. Forse avremmo potuto evitare la convocazione di ottobre. Ho trovato un ragazzo collaborativo, avevo un pensiero su di lui, ma non pensavo fosse così forte e determinato. Non voglio creare aspettative. Deve incattivirsi perché è abituato a determinare, si piace molto nel mandare in porta i compagni, ma deve incattivirsi. Fisicamente è un top: rapido e resistente, è veramente raro per quelli del suo ruolo e con la sua tecnica. Deve essere più brutto.»
VAZQUEZ – D’Aversa si è mostrato sorpreso dell’inizio di stagione di Vazquez: «È stato molto bravo il direttore. Lo scorso anno aveva giocato soltanto 7 partite con l’Ascoli in Serie B ed era retrocesso in C. Non so in quanti avrebbero avuto la lungimiranza di affidargli la porta di una squadra di Serie A. Ha sorpreso anche me: come dico sempre, arrivare in A è difficile, ma è confermarsi la vera sfida. Ha tutti i mezzi per farlo»
D’Aversa, il ringraziamento all’Empoli per averlo ingaggiato!
EMPOLI – Nella sua lunga intervista rilasciata a Cronache di Spogliatoio, D’aversa ha ringraziato anche l’Empoli: «Li ringrazio per non aver guardato l’etichetta. Sono il primo a cui non piacciono i pregiudizi. Vi faccio un esempio: Pietro Pellegri. Da sempre gli hanno attaccato delle etichette. Io me ne sono fregato: vedo solo che arriva prima al campo e va via oltre l’orario di allenamento. Si è messo a disposizione. Tutto il resto non conta. Solo i fatti hanno importanza. A Empoli ho trovato una società che sa osare. Siamo soddisfatti del percorso che abbiamo fatto fin qui. Abbiamo lavorato duro, siamo andati ben oltre le aspettative. Il pensiero della famiglia Corsi è chiaro: sono tanti anni che investono le proprie risorse sul settore giovanile, quest’anno sono stati bravi a individuare anche calciatori da valorizzare che arrivano da fuori. Il risultato è soltanto la conseguenza di come ci stiamo allenando. Non abbassiamo mai il livello di attenzione e di umiltà. Ognuno in rosa ha il proprio obiettivo, chiaramente, ma tutti sono applicati per il bene comune, per un obiettivo comune. È un gruppo in cui i giovani sono importanti così come i più anziani, che stanno svolgendo un ruolo fondamentale sia in campo che fuori».