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Napoli, Cannavaro: «Per il Napoli allenerei gratis»

Fabio Cannavaro torna a parlare della sua carriera: dal sogno Maradona al Mondiale, assieme a una definitiva dichiarazione d’amore per il Napoli

LO SCUDETTO DA TIFOSOFabio Cannavaro ha rilasciato una lunga intervista al programma “Legends – Ci vediamo a Napoli” condotto da Nexting e Sportface in cui ha ripercorso alcune delle tappe più memorabili della sua carriera. Fra queste, la scelta dell’allora allenatore Luigi Scarpitti a posizionarlo al centro della difesa e la gioia del primo scudetto del Napoli«Il 10 maggio 1987, insieme ad altri raccattapalle, mi trovavo nel sottopassaggio, in attesa che la squadra, con Maradona in testa, scendesse in campo per la partita contro la Fiorentina. Un momento che è rimasta la gioia più grande per qualsiasi tifoso azzurro. Ancora oggi, il solo pensiero mi emoziona profondamente. Fu Scarpitti a portarmi al San Paolo quel giorno. All’inizio giocavo come centrocampista centrale, ma il mister mi aiutò a capire che ero più adatto come centrale difensivo. Anche in questo, è fondamentale avere la fortuna di incontrare persone che ti sostengano e ti permettano di esprimerti al meglio».

L’ADDIO AL NAPOLI – Cannavaro parla così del suo addio al Napoli, causato soprattutto dalla grave crisi finanziaria del club partenopeo: «La società mi contattò per comunicarmi che sarei dovuto recarmi a Milano per firmare con l’Inter. Fu il Presidente Ferlaino in persona a telefonarmi, sottolineando che se non avessi firmato, la società sarebbe stata in grave difficoltà finanziaria e sarebbe stata colpa mia». Andò all’Inter, allora allenata da Marcello Lippi: «Lippi è stato l’allenatore che ha avuto il maggiore impatto sulla mia carriera. Mi ha insegnato tanto anche al di fuori del campo, dove esiste una squadra invisibile, ma altrettanto cruciale come quella in campo. La partita contro la Germania è stata determinante per la vittoria del Pallone d’Oro. È stata una prestazione praticamente impeccabile».

IDEE FUTURE – Si sofferma anche a parlare sul futuro, l’ex campione del mondo. Vorrebbe continuare ad allenare, e la panchina che sognerebbe non è nemmeno così difficile da immaginare: «È una questione di tempo e io so dove voglio arrivare. Futuro? Sono un allenatore ed è normale che voglia allenare. Per il Napoli sarei disposto anche a farlo gratis. Parliamo di una squadra che è il sogno di molti allenatori».

 

 

 

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