Italia, negli Stati Uniti Spalletti proverà la difesa a tre
Le indicazioni di Spalletti su quella che potrebbe essere l’identità dell’Italia agli Europei in Germania passano dalle due amichevoli americane
CAMBIO MODULO – L’avventura di Luciano Spalletti in qualità di commissario tecnico dell’Italia era partita dai presupposti tattici che avevano permesso al suo Napoli di conquistare con merito lo scudetto del 2023. A partire da questa sosta, però, l’allenatore di Certaldo sembra aver virato lo sguardo verso un 3-4-2-1 più conforme alle caratteristiche e alle abitudini di gran parte dei suoi giocatori. Dalla coppia interista Bastoni–Darmian (escluso, per gli ovvi recenti motivi, Acerbi), a Buongiorno, Gatti, Scalvini e lo stesso Mancini, il blocco difensivo sembra essere ben rodato per i movimenti a tre. Come estremamente valorizzate sarebbero le zone esterne del campo, in cui prenderebbero posto a sinistra Dimarco e a destra Di Lorenzo, certo ricordandosi dei ballottaggi con Udogie, Cambiaso e Bellanova. Al centro del campo spazio alla tecnica di Bonaventura e di Jorginho, alla forza fisica di Folorunsho e al dinamismo dell’immancabile Barella, in attesa che anche Frattesi torni in forma. Sulla trequarti spazio alla fantasia di Pellegrini, rinato sotto la guida di Daniele De Rossi, e alla tecnica di Chiesa. Meno certezze, purtroppo, arrivano dal riferimento d’attacco: con Scamacca e Immobile che non hanno convinto Spalletti, a giocarsi il posto saranno Retegui, Lucca e Raspadori. La Nazionale di Spalletti si servirà delle due imminenti amichevoli contro Venezuela ed Ecuador, disputate negli Stati Uniti, per provare al meglio il nuovo sistema di gioco.