Capello critica il Milan: «Giocatori non danno tanto, Leao è l’esempio!»
Capello non risparmia, ancora una volta, le critiche al Milan per i vari atteggiamenti dei tesserati, dal tema rigorista alla poca voglia.
RIGORISTA – Capello è rimasto scioccato dal tema rigorista nel Milan tanto da non risparmiare la società dalle critiche anche a dopo una settimana dall’accaduto. L’ex allenatore rossonero ricorda il metodo utilizzato da lui stesso: «Prima di ogni partita c’era la riunione finale per ricordarsi cosa fare in campo, quindi tutte le marcature, chi tirava i rigori… Allora si sapeva chi tirava i rigori, e quello che veniva scelto li calciava, non c’erano colpi di fantasia»
RICORDO – Capello sottolinea la professionalità dei giocatori da lui allenati, i quali entravano in campo con l’atteggiamento dei campioni nonostante fossero indisciplinati fuori dal rettangolo di gioco: «Forse erano un po’ indisciplinati nello spogliatoio, ma non lo erano in campo, lavoravano con grande attenzione. Gli allenatori stranieri che venivano a vederci in allenamento rimanevano meravigliati per la voglia di lavorare che avevano. È stata la loro forza, la loro bravura»
Capello, che critica nei confronti di Leao!
CRITICA – Capello avrebbe preso di mira Leao, il quale, nonostante la qualità, non solcherebbe il campo con l’atteggiamento giusto: «Prima Florin mi si è avvicinato e mi ha detto ‘ho capito che potevo dare di più’. È una bella lezione, era bravo ma si accontentava un po’. Adesso vediamo giocatori in campo che non danno tanto, che si accontentano. Un esempio? Uno comincia con la L»