Gotti post Lecce-Sassuolo: «Partite troppo ravvicinate, dovevamo preservare le energie!»
Gotti nel post partita di Lecce-Sassuolo, si è focalizzato sulla vicinanza dei match in programma per la squadra salentina: le sue parole…
MATCH RAVVICINATI – Gotti si lamenta dei troppi incontri ravvicinati che non lo ha obbligato ad un grosso turnover anche in vista dell’incontro con il Milan previsto per Venerdì: «La partita di venerdì per noi è troppo ravvicinata. Dovevamo preservare per venerdì e fare i conti con il recupero dopo la partita con il Parma, che ci ha lasciato delle cose addosso. Ci sono tanti ragazzi giovani, con poca esperienza, che arrivano da altri paesi. Partite così non le vuoi perdere, io non volevo essere eliminato, ma devi usarle come momento di crescita. Mi sembrava di aver fatto una squadra che mixava l’esperienza e la gioventù, con il tentativo di mettere alla prova i ragazzi più giovani»
Gotti, l’analisi del match dei singoli giocatori!
GIOCATORI – Gotti analizza la partita dei singoli, nella sconfitta per 0-2 contro il Sassuolo: «Pierozzi al 30esimo si è fatto male, zoppicava, si vedeva chiaramente che non stava bene. Però il ragazzo chiedeva sempre di continuare a giocare, lo abbiamo portato fino a fine primo tempo. Era previsto che Banda giocasse 45 minuti, lo avevo detto sia a lui che a Rebic, mi sembrava corretto gestirli così con il minutaggio. Il ruolo ideale di Rafia è il play in un centrocampo a tre secondo me. Giocare a due è una cosa diversa ma si utilizzano partite così per capire se sono situazioni replicabili in altri momenti all’interno del campionato. Hasa? Mi è dispiaciuto farlo giocare così poco, ma è un giocatore brevilineo e reattivo. Marchwinski? Il suo modo di gestire il campo deve essere riadattato all’intensità del campionato di serie A. Non molto, a molti ragazzi che hanno giocato oggi resterà addosso non essere riusciti a sfruttare appieno le occasioni. Non ho visto gente che non si impegnava o che andava con una marcia in meno, ho visto gente che aveva qualche difficoltà, questo sì»
