La Liga

Yamal: «Il Golden Boy un onore, ora punto al Pallone d’Oro!»

Lamine Yamal è stato premiato con il Golden Boy 2024, un premio istituito nel 2003 che viene assegnato ogni anno al miglior Under-21 che milita in uno dei principali campionati europei. Il gioiellino del Barcellona ha commentato questo riconoscimento.

FUORICLASSE – Ha solo 17 anni, ma ha già una bacheca importante, con un campionato spagnolo e un Europeo vinti entrambi da protagonista assoluto. Alla sua collezione, Lamine Yamal può da poco aggiungere anche il Golden Boy, il premio assegnato ogni anno da TuttoSport al miglior Under-21 militante in uno dei principali campionati europei. Il fuoriclasse del Barcellona ha espresso la gioia per il premio ricevuto proprio ai microfoni del quotidiano italiano.

Yamal: «Il vivaio del Barcellona è formidabile. Voglio vincere tutto con Spagna e club»

GIOIA – Queste le sue parole: «Una grande felicità, un onore. Il primo passo di una grande carriera che spero di avere. Anche se so bene che i premi individuali sono figli di quelli collettivi. Quindi io voglio continuare a far bene nel Barça e nella Spagna in modo da poter accumulare altri trofei. Di squadra e individuali. E in ogni caso la conquista del Golden Boy è un gran bel punto di partenza per un giovane calciatore. Tutti i ragazzi del mondo ambiscono a vincerlo.»

OBIETTIVO – Sugli obiettivi futuri: «Se vinco con il Barça, soprattutto la Champions, avrò più possibilità per puntare al trofeo individuale che corona la carriera di un giocatore: il Pallone d’Oro. Nessun giocatore conquista premi individuali se non riesce a vincere nulla collettivamente con la squadra. Dunque vincendo a livello collettivo sarò più vicino ai premi individuali perché una cosa è la conseguenza dell’altra. Entro i 21 anni il mio obiettivo è vincere il Mondiale con la Spagna, la Champions League e altri due titoli di lega con il Barça

VIVAIO – Yamal è il quarto giocatore del Barcellona a vincere questo premio dopo Messi, Pedri e Gavi. Lamine commenta così: «Direi semplicemente perché il Barcellona è la società che storicamente vanta un vivaio formidabile, il migliore del mondo. La celebre scuola della Masìa. Basta guardare quelli che hanno disputato l’ultimo “Clasico” a Madrid: Cubarsì, Fermin Lopez, Casadò, io e Gavi… La scommessa della società su tanti giovani dà loro fiducia ed è per questo che molti del vivaio figurano in questa lista. Rifacendoci al motto del club potremmo dire “Més que una cantera”…»

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