Juventus contro Ronaldo, lo scontro continua: si punta al ricorso
La faida che aveva come protagonisti la Juventus e Ronaldo non è finita qui, il club contrariato dalla decisione punta al ricorso.
SITUAZIONE – L’affare Ronaldo poteva essere l’acquisto del decennio della Juventus, ma si è rivelato quello più catastrofico in ambito economico. Dopo aver lasciato i bianconeri per ristabilirsi nella sua amata Manchester, sarebbe sbucata una controversia facente riferimento il periodo COVID. Secondo quanto emerso in quella situazione il club avrebbe attuato una “manovra stipendi” per non gravare ancor di più sulle casse societarie, in un periodo nel quale ogni società vedeva diminuire ancor di più gli introiti annui. La dirigenza avrebbe pattuito con vari giocatori una riduzione dello stipendio, così da affrontare senza molti problemi il calo di entrate. Ciò che però fece scalpore sarebbe la pattuizione di altri accordi con i giocatori, dove si accordavano per percepire la restante parte dello stipendio tramite conti non facenti capo al club.
SCONTRO – Ciò che ha alimentato la faida tra Ronaldo e la Juventus sarebbe stato proprio il mancato pagamento del restante del suo stipendio come da accordi. La faccenda infine è stata risolta qualche mese fa dal Collegio Arbitrale, il quale aveva condannato i bianconeri a versare la somma di denaro nei conti del portoghese. Il club nella sentenza ricevette anche uno sconto di circa il 50% in giudizio perché dovuta a un concorso di colpa tra la società e lo stesso calciatore
JUVENTUS, SI PUNTA AL RICORSO RIGUARDO LA SENTENZA CHE HA VISTO VINCITORE RONALDO
RICORSO – La Juventus, secondo quanto emerso dalla Gazzetta.it, avrebbe deciso di impugnare il Lodo Ronaldo che la vede costretta a versare 9.774.166,66 euro proprio a Ronaldo. Tale decisione sarebbe arrivata dopo che il club, insieme ai suoi legali, si sarebbero convinti di non dover ridare tale cifra al giocatore.
COMUNICATO – Il comunicato della Juventus del 17 aprile con il quale si anticipava un possibile ricorso:
“Juventus Football Club S.p.A., con riferimento al giudizio arbitrale instaurato dall’ex tesserato Cristiano Ronaldo dos Santos Aveiro nei confronti della Società, comunica che in data odierna il Collegio Arbitrale ha trasmesso alle parti il lodo reso nella controversia.
Gli Arbitri, con decisione a maggioranza, hanno riconosciuto la validità dell’accordo di riduzione dei compensi dell’Ex Tesserato nella stagione sportiva 2020/21 e rilevato l’assenza di alcun accordo di integrazione concluso tra le parti, ritenendo, dunque, che la c.d. “carta Ronaldo” non abbia alcun effetto vincolante. Pertanto, hanno rigettato le domande dell’Ex Tesserato di nullità dell’accordo di riduzione dei compensi e di adempimento dell’accordo di integrazione; hanno altresì rigettato la domanda di annullamento dell’accordo di riduzione dei compensi, rilevando l’assenza di dolo in capo alla Società, la cui condotta non ha inciso sulla volontà dell’Ex Tesserato di sottoscrivere il predetto accordo di riduzione. Hanno accolto parzialmente la domanda formulata in estremo subordine dall’Ex Tesserato, accertando la responsabilità precontrattuale di Juventus derivante dal fallimento della trattativa e condannato la convenuta al pagamento di una somma pari a circa Euro 9,8 milioni.
La Società, anche con il supporto dei propri legali, sta esaminando la decisione del Collegio Arbitrale, riservandosi ogni valutazione e iniziativa a tutela dei propri diritti. Per informazioni sui procedimenti arbitrali instaurati dall’Ex Tesserato, entrambi definiti, si rinvia alla Relazione Finanziaria Annuale al 30 giugno 2023, disponibile sul sito internet della Società”
