ESCLUSIVA CN – Muraro: «Conte valore aggiunto. Juventus, una prova da superare»
Carlo Muraro, allenatore di calcio ed ex giocatore di Inter, Udinese e Varese, tra le altre, ha parlato in esclusiva su Calcio-News.it. Le ambizioni del Napoli, la solidità difensiva della Juventus e i rispettivi percorsi di Milan e Atalanta sono stati alcuni dei temi trattati.
Muraro, il Napoli di Antonio Conte sembra non volersi fermare. Dove possono arrivare i partenopei, ora primi in classifica con 19 punti in 8 giornate?
Il Napoli non è cambiato molto nei giocatori rispetto alla squadra che ha vinto il campionato. In più si è aggiunto Conte, del quale conosciamo la capacità di far correre le proprie squadre e la volontà di giocare sempre per vincere. Potrebbe essere lui il valore aggiunto del Napoli, di una squadra molto pericolosa che può conquistare il campionato.
La Juventus si è sin qui contraddistinta per la sola rete subita in 9 sfide di campionato. Lei crede che la squadra bianconera riuscirà a mantenere questo ritmo nonostante l’assenza di Bremer?
Sabato (contro la Lazio, ndr.) ce ne ha dato una prova molto importante in questo senso. Da interista mi auguro che vinca l’Inter, ma a parlare è sempre il campo. Se la Juventus riuscirà ad uscire indenne da questa prova, credo che possa candidarsi tra le papabili per la vittoria finale, o comunque a posizionarsi tra le prime. In Champions League ha fatto bene, ma le partite in Europa sono diverse da quelle italiane. Il campionato italiano è particolarmente difficile dal punto di vista tattico, mentre all’estero le squadre giocano sempre più “aperte”, quindi è più facile esprimere al meglio le proprie caratteristiche.
Muraro, il Milan e l’Atalanta sono altre due contendenti teoriche alla conquista dello scudetto. Come vede le due squadre per il presente e il futuro?
Le considero due situazioni completamente diverse. L’Atalanta cerca di valorizzare ogni anno i propri calciatori, poi cedendoli ad altri per fare bottino e sostituirli bene. Ha un allenatore che fa sempre migliorare i propri calciatori. In più ha una grande tifoseria che non manca mai. Il Milan ha cambiato parecchio, compreso l’allenatore. A me ha dato una buona impressione nella vittoria del derby, ma probabilmente per loro era una partita di rivincita. Poi si sono spenti, è una cosa che può capitare. Se riuscissero a mantenere lo standard di gioco e cattiveria agonistica che hanno avuto contro l’Inter, potrebbero ambire al successo.
Si sente di indicare un giocatore che l’ha colpita e uno che l’ha delusa in questo inizio di stagione?
Sinceramente, non è facile fare nomi. Il commento è sempre personale di chi scrive e di chi parla. Non è molto facile esprimere un giudizio né fare un nome. Credo che ci voglia tempo, il campionato è iniziato da poco. Quindi, bisogna aspettare per capire e dare un giudizio in generale.
