ESCLUSIVA CN – Jacobelli: «Italia, credo in Spalletti! Fondamentali le seconde squadre»
Jacobelli, tra i più rinomati giornalisti sportivi italiani, in un’intervista esclusiva a Calcio-News.it ha espresso la sua opinione riguardo l’Italia che si prepara a difendere il titolo di campioni d’Europa. Poi un commento anche sulla lista del Golden Boy 2024 e il campionato di Serie A.
Spalletti ha diramato la lista ufficiale dei ventisei convocati per l’Europeo mantenendo Fagioli. Pareri?
Spalletti sta facendo un grande lavoro, vorrei che non si dimenticasse mai da dove siamo partiti: prende in mano la Nazionale sotto shock dopo le dimissioni di Mancini, il tecnico che ha riportato in Italia un titolo europeo dopo quarantatré anni. Dopodiché ha fatto le sue scelte, è arrivato Spalletti il cui principale compito era quello di portare la squadra agli Europei. Il ruolo di non favorita, che è stato assegnato all’Italia da molti addetti ai lavori, secondo me è un fattore molto positivo. Tutte le volte che la nostra Nazionale è partita da non favorita come nel 2006 e nel 2021, l’Italia ha dato il meglio di sé. Credo che non ci si debba limitare a giudicare lo stato di salute della Nazionale sulla base dell’amichevole disputata contro la Turchia.
Serie A, settore giovanile fattore importante
Jacobelli, lei è stato tra gli ospiti del Golden Boy 2024. Nella lista dei 100 giovani Under-21, solo sei sono del nostro campionato. Un dato che non passa inosservato
È un dato che non passa inosservato e le dirò di più: durante la presentazione dei 100 candidati, Federico Cherubini ha offerto uno spunto per un’analisi interessante, che riguarda la questione dei vivai in Italia. Molti più club allestiscono la seconda squadra. I ragazzi che partecipano nel campionato primavera, a 19 anni molto spesso finiscono in una sorta di limbo in prestito oppure non riescono a fare il salto in prima squadra. La seconda squadra, invece, è un’opportunità che viene data di fare esperienza in un campionato agonisticamente importante come la Serie C. Permette ai giocatori che dimostrano di avere i numeri, di maturare per fare il salto in prima squadra. Non è un caso che nell’organico della Juventus 2023-24 c’erano ben sette giocatori cresciuti nella squadra Under-23. Così come l’Atalanta, che ha allestito la seconda squadra a luglio scorso ed è arrivata a giocarsi addirittura i play-off.
Addirittura solo due i giovani italiani presenti nella lista
È evidente che nel nostro calcio sia fondamentale rivedere la questione seconda squadra. Per esempio il Milan adesso ci pensa, ma per iscriversi sulle basi del regolamento in vigore, deve aspettare che un altro club fallisca. Questo per me non va bene. L’Under-17 è campione d’Europa, l’Under-19 è campione d’Europa, l’Under-20 è vice campione del Mondo, l’Under-21 è in lizza per qualificarsi alla fase finale dell’Europeo del 2025. Questi ragazzi, che sono così promettenti, devono avere la fortuna di trovare allenatori che credono in loro. Molto spesso l’errore è quello di non aspettarli.
A proposito, il Milan in casa ha un gioiello come Camarda che ha trascinato l’Under-17
Che ha fatto un gol straordinario! Se un ragazzo diciassettenne che ha talento, deve giocare in prima squadra. Altrimenti inutile che ogni volta si intoni il ritornello dei tanti stranieri che che chiudono gli sbocchi ai giocatori italiani. Non è vero! I giovani di talento ci sono. L’Italia Under-17, tra l’altro, ha vinto contro il Portogallo! E sappiamo quanto sia prolifico il settore giovanile lusitano. I club devono capire quanto conti investire sul settore giovanile. Per fortuna ci sono eccezioni come l’Inter, l’Atalanta e il Sassuolo che nell’anno in cui purtroppo la squadra è retrocessa in Serie B, il settore Primavera ha vinto il campionato.
Tanti cambi tra le panchine! Campionato interessante
Tra le prime dieci classificate in Serie A, solo Inter, Atalanta e Roma manterranno i propri allenatori. Altri cinque cambieranno
È un dato importante che secondo me renderà ancora più avvincente la prossima stagione. La gran bella notizia è il ritorno di Antonio Conte, che secondo me è l’uomo giusto al momento giusto per risollevare le sorti di un Napoli. Nella vita si sbaglia, però si deve avere la forza di ripartire e Conte in questo senso è l’uomo giusto. Tra l’altro ha già ribadito la volontà di mantenere l’ossatura del Napoli “Spallettiano”. Il fatto stesso che a Firenze sia approdato Palladino allenatore emergente, che a Bologna sia andato Vincenzo Italiano che è stato particolarmente sfortunato dopo le tre finali consecutive. Thiago Motta alla Juventus è un altro allenatore interessante, che ha riportato il Bologna in Champions League dopo 60 anni. Sarà un campionato molto interessante, fermo restando di capire cosa succederà sul mercato.
Jacobelli, quanto è importante il “blocco Inter” in questa Italia che si prepara a giocare l’Europeo2024?
Questo blocco è molto prezioso. Parliamo di una squadra che si è ri-italianizzata e questo è un bene. Peccato non vedere Francesco Acerbi a cui auguriamo di rimettersi nel tempo più veloce possibile, ma ci sono altri giocatori dell’Inter molto importanti. Contro la Turchia non c’era Barella, un giocatore fondamentale, ma presumo che domenica nel test contro la Bosnia ci sarà o avremo novità sul suo recupero. Dimarco, a proposito di giovani talenti cresciuti nei settori giovanili, ha vissuto esperienze anche all’estero in prestito, ma l’imprinting interista non l’ha mai lasciato, tant’è che adesso gioca titolare anche in Nazionale.
Valentin Carboni per il secondo anno consecutivo inserito nella lista dei 100 migliori giovani Under-21 per il Golden Boy 2024. Jacobelli, come valuta la stagione del ragazzo in prestito al Monza?
Quando si parla di attaccamento alla maglia mi riferisco proprio a questo, Carboni deve essere uno di questi. Mi riferisco a giocatori che essendo cresciuti nella società per la quale poi giocano in prima squadra, è chiaro che maturi uno spirito di corpo che cresce dentro di sé. L’Atalanta che ha vinto l’Europa League ha Scalvini, Ruggeri, Carnesecchi, Zappacosta che è cresciuto nel settore giovanile. Questa è la strada da seguire! Si pensa sempre che l’erba del vicino è sempre più verde. I giovani talenti ci sono, facciamoli giocare
Inter, cambia la proprietà ma non il management
Jacobelli, l’Inter passa da Suning a Oaktree. Il nuovo fondo americano sembra aver messo subito le cose in chiaro
Nella gestione Zhang non solo sono arrivati 7 titoli, ma non si può mai, e sottolineo mai, dimenticare il lavoro svolto da Zhang. Grazie al lavoro del suo successore Giuseppe Marotta, ma anche Piero Ausilio, Dario Baccin e Alessandro Antonello. Credo che la conferma in toto della dirigenza, sia stata una scelta molto significativa da parte di Oaktree che ha a mio avviso piazzato due mosse. La prima, riguarda il rinnovo di Lautaro Martinez che ha mandato un segnale forte e chiaro su che cosa intenda fare. Questo fondo investimento punta a valorizzare al massimo la società.
Come nello specifico?
Il segnale che Oaktree ha voluto dare al calcio italiano e internazionale è di assoluta continuità di gestione. Questo è molto importante perché l’Inter ha intrapreso un cammino virtuoso di risanamento dei conti, basti dare un’occhiata ai dati del primo trimestre per rendersene conto. Forte di una stagione, la prossima, che la vedrà impegnata anche in Champions League e al Mondiale per Club. Il che significa assicurarsi un introito oscillante intorno ai 100 milioni di euro. Senza dimenticare quale sia stato l’apporto del botteghino. Vero che i diritti televisivi costituiscono la principale fonte di ricavi per una squadra di calcio, ma è altrettanto vero che l’apporto di 75mila spettatori che sistematicamente seguono l’Inter in tutte le competizioni, è una garanzia che si riverbera su tutto il mondo Inter.
Marotta nuovo presidente dell’Inter! Cosa ne pensa?
L’altra mossa felice è la nomina di Beppe Marotta presidente. Nessuno più di lui meritava questo riconoscimento, tra l’altro ha mantenuto anche la carica di Amministratore Delegato dell’area sportiva e anche questo molto significativo. La scelta di puntare su Marotta, significa il ritorno di un presidente italiano, e anche questo per me è un fattore significativo. Questo dà l’idea di cosa voglia fare Oaktree. Dopodiché questo fondo è passato dalle parole ai fatti: prolunga il contratto a uno degli attaccanti più forti al mondo alias Lautaro Martinez, nomina Giuseppe Marotta presidente e confermando Alessandro Antonello in un ruolo così importante, un riconoscimento pubblico al lavoro che sta facendo. Se la concorrenza non provvederà a rafforzarsi sul mercato, penso sia un orizzonte molto roseo anche per la prossima stagione in ambito italiano.
Si ringrazia Xavier Jacobelli per la cordialità e la disponibilità mostrata nell’intervista. La riproduzione parziale di questa intervista esclusiva è possibile previa citazione dell’autore (Davide Conzales) e della fonte (Calcio-News.it) con il link al contenuto originale, come indicato nel disclaimer qui sotto.