Nazionali

Euro 2024: Italia eliminata dalla Svizzera in un disastro totale

Un’Italia mai così brutta e svogliata, che esce meritatamente da Euro 2024 sotto i colpi della Svizzera, che affonda la squadra di Spalletti.

SVOGLIATEZZA – Un’Italia mai così brutta e svogliata, che esce meritatamente da Euro 2024 sotto i colpi della Svizzera. Un disastro su tutti i fronti per gli azzurri di Luciano Spalletti, che partecipavano alla competizione da campioni in carica e adesso tornano a casa prematuramente al termine di un match in cui i nostri non sono mai scesi in campo.

Italia, errori in scelte tattiche, di modulo e mancanza di grinta

SCUSE«L’Italia in questo momento non può fare di più» ha commentato a caldo il ct della Nazionale, una frase che sa di «punta dell’iceberg», per una compagine che ha mostrato enormi limiti. Può starci un po’ di stanchezza, soprattutto per alcuni elementi che hanno disputato una stagione dispendiosa, ma questo vale anche per i nostri avversari e non può essere una giustificazione per delle prestazioni così frustranti.

SCELTE – Il primo che ovviamente finirà sul banco degli imputati è Luciano Spalletti. Apparso spesso confuso, sia sui moduli che sui cambi in corsa. Qualche malumore era sorto già dalle convocazioni, soprattutto per la scelta di chiamare Nicolò Fagioli dopo un anno di inattività per squalifica, e di lasciare a casa giocatori fantasiosi e reduci da una stagione molto positiva, come Matteo Politano e Riccardo Orsolini.

MODULO – È vero che l’ex tecnico del Napoli ha preso una squadra in corsa e nel pieno di un cambio generazionale, con tutte le difficoltà di dover implementare un nuovo impianto di gioco. Ma proprio da punto di vista tattico ci sono state scelte all’apparenza poco logiche. Come insistere su un modulo con la difesa a quattro dopo aver convocato una rosa di giocatori abituati invece a giocare a tre. Snaturando di fatto alcuni elementi, come ad esempio Federico Dimarco.

SOTTOTONO – Insieme a lui Gianluigi Donnarumma, autore di parate straordinarie in tutte le partite. L’unico in grado di tenerci a galla e di allungare la nostra agonia, almeno fino a ieri. Per il resto poco o niente. Giocatori irriconoscibili come Federico Dimarco e Giovanni Di Lorenzo, sottotono come Nicolò Barella e Federico Chiesa, o impalpabili e discontinui, come il resto degli azzurri.

MANCANZA – Sono mancati gli attributi, l’intensità e l’impegno. Fattori chiave che possono anche nascondere limiti tattici o tecnici, elementi fondamentali per affrontare queste partite, soprattutto contro un avversario ostico come la Svizzera. È mancata quella carica positiva, quella grinta che invece dovrebbe innescarsi in automatico quando si indossa la maglia della propria nazionale.

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