Intervenuto al Festival dello Sport di Trento, l’amministratore delegato del Monza Adriano Galliani ha toccato vari temi, tra cui la posizione di Nesta sulla panchina brianzola e i tanti nuovi giocatori avuti e convocati in Nazionale da Luciano Spalletti.
CONDOR – Adriano Galliani, amministratore delegato del Monza, ha concesso un’intervista a Sky Sport a margine del Festival dello Sport di Trento, evento organizzato da La Gazzetta dello Sport, al quale erano presenti diversi personaggi del mondo del calcio. Tanti i temi affrontati dall’AD dei brianzoli, che ha parlato anche del futuro di Alessandro Nesta e non solo.
Monza, Galliani: «Meno punti di quello che meritiamo. In estate volevamo Pisilli»
MILAN – Galliani ha esordito però parlando del suo vecchio Milan: «Non immaginavo che ci fosse ancora così tanto entusiasmo attorno a quel Milan. Da Sacchi ad Ancelotti passando per Capello, Berlusconi era riuscito a trasmettere tutti gli ideali del club. Questa sera parlavamo della notte magica di Atene, 4-0 al Barcellona. Troppo bello. Quanto è cambiato il calcio? È cambiato tutto, anche il modo di giocare. Mi sembra che si giocasse meglio 30 anni fa. Lo sport sta diventando sempre di più fisico e meno tecnico.»
NAZIONALE – Sui nuovi arrivi in Nazionale: «Sono molto orgoglioso di tutti i giocatori che ci sono in Nazionale e che sono passati dal Milan e dal Monza. Gabbia e Di Gregorio sono cresciuti in squadre gestite da me. A parte Pisilli che avevamo chiesto alla Roma quest’estate e poi la società non ha mollato ma lo avevamo chiesto 10 mesi fa.»
MONZA – Sulle voci di una cessione del Monza e sull’operato del tecnico Nesta: «Io sono l’oggetto e non il soggetto. Se ne occupa la Fininvest, che è sempre stata trasparente in tutto. Nesta? Il problema non è l’allenatore ma gli infortuni, abbiamo fuori 7 giocatori. Non abbiamo giocato male, abbiamo qualche punto in meno di quelli che meritiamo. Fiducia assoluta.»
