Inter, sosta finita: torna in auge la moda di dire a Inzaghi cosa fare
Le ore che separano l’Inter di Inzaghi dalla prossima partita sono sempre meno ma l’attenzione mediatica sembra già essere rivolta ai due big match successivi. La sosta internazionale non cambia le abitudini degli addetti ai lavori (e nemmeno dei tifosi più critici)
MILANO – Archiviata la prima sosta internazionale della stagione, anche ad Appiano Gentile (CO) torna la normalità. E la normalità consiste nel preparare il prossimo impegno ufficiale. Anzi, i prossimi impegni ufficiali. Il calendario di settembre non è certo amico della squadra di Simone Inzaghi, che domenica 15 sarà ospite del Monza ma solo come leggero antipasto della settimana successiva. L’Inter debutterà nella nuova UEFA Champions League mercoledì 18 in casa del Manchester City, in quella che rappresenta la prima “reunion” dopo la Finale di Istanbul 2023. Il weekened terminerà domenica 22 con il primo Derby di Milano stagionale, in questo caso con il Milan che verrà ospitato nel San Siro “nerazzurro”. Torna il canovaccio delle tre partite nel giro di una settimana. E all’esterno dell’ambiente nerazzurro non è cambiato nulla: tutti pretendono di dire a Inzaghi cosa deve fare e pure come. Si inizia con le probabili formazioni di Monza-Inter.
Inter attesa da Monza, Manchester City e Derby di Milano
ROTAZIONI – Da giorni si parla della probabile formazione nerazzurra in Monza-Inter di Serie A con uno sguardo in prospettiva. Un undici titolare rivisitato in ottica Manchester City e Milan. Tradotto: “Inzaghi deve utilizzare il turnover a Monza per schierare la formazione migliore a Manchester e nel Derby di Milano”. Questo è il messaggio che si vuole far passare dall’esterno. Uno scenario completamente senza senso, visto che Monza-Inter arriva subito dopo la sosta. Di conseguenza, Inzaghi non dovrà schierare l’Inter rivisitata risparmiando alcuni titolari per Manchester City-Inter infrasettimanale e addirittura per Inter-Milan della settimana successiva. Piuttosto, Inzaghi dovrà e potrà schierare la migliore Inter possibile tenendo conto delle fatiche internazionali dei suoi. Il turnover non c’entra nulla. Le rotazioni sono previste a prescindere dal calendario. Per questo tutte le “polemiche” che precedono Monza-Inter sono inutili e ridicole.
Le scelte di Inzaghi giocando ogni tre giorni: turnover?
INCASTRI – Che Inzaghi debba e voglia schierare la miglior Inter possibile in Champions League contro il Manchester City è banale. E per farlo non penserà né al Monza né al Milan. L’Inter anti-Monza è una conseguenza della sosta. Avendo visto viaggiare praticamente metà rosa in giro per il mondo, Inzaghi gestirà saggiamente gli undici nazionali rientrati ad Appiano Gentile. Ciò significa non preoccuparsi del minutaggio di Henrikh Mkhitaryan ma magari premiare Carlos Augusto con una maglia da titolare contro la sua ex squadra. a godere del turno di riposo probabilmente sarà Federico Dimarco, oltre a Piotr Zielinski (che attende ancora il debutto ufficiale, ndr). Da valutare Stefan de Vrij e Nicolò Barella ma per motivi diversi. Nessun problema in difesa e sulla fascia destra, visto che Francesco Acerbi, Yann Bisseck, Benjamin Pavard e Matteo Darmian non si sono mossi da Milano. Stesso discorso per gli argentini Tomas Palacios e Joaquin Correa ma in questo caso non c’è speranza di titolarità. Le decisioni di Inzaghi non subiscono l’influenza del chiacchiericcio altrui: l’Inter migliore è sempre quella scelta da Inzaghi. Monza, Manchester City e Milan hanno poco da calcolare, gli “esperti” pochissimo da parlare.
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