Caso Oikos: ecco cosa ha deciso il Tribunale di Huesca
Il Tribunale di Huesca ha deciso di assolvere i calciatori coinvolti nel presunto caso di corruzione sportiva, noto come Oikos. Eccone le ragioni
LA DECISIONE – Il caso Oikos, scoppiato in Spagna nel 2017 a causa delle presunte combine in alcune partite della Liga, è giunto ad una conclusione. Come confermato da Radio Marca, questo è quanto deciso dal Tribunale di Huesca, che ha confermato la linea della Procura circa l’assenza di elementi in grado di suffragare la tesi di “corruzione sportiva”. Il caso riguardava un gruppo di calciatori guidati da Raúl Bravo e Carlos Aranda, a cui si imputava il fatto di aver influenzato in maniera dolosa due partite della Liga del 2017: R.C.F. Valladolid-Valencia C.F, terminata con il punteggio di 0-2, e Getafe C.F.-Villarreal C.F, terminata 0-0.
LA REAZIONE – La notizia è stata accolta in maniera molto forte da uno dei calciatori coinvolti, Borja Fernandéz, che sui suoi account sociali si è lasciato andare ad uno sfogo contro il sistema che ha portato a queste indagini. Secondo Fernandéz, ciò è accaduto a causa di un meccanismo ben organizzato per rovinare le loro vite: «Ora, dopo essere entrato in casa mia illegalmente, aver manipolato il rapporto della polizia, aver incasinato la mia vita e macchiato il mio nome, aver fatto soffrire la mia famiglia e i miei amici senza prove e con indizi inventati, con una polizia complice, ricevo la notizia della chiusura del caso». Una storia, quella ora conclusasi in Spagna, che ha sconvolto il mondo del calcio. Senza la presenza di solide basi per essere supportata a dovere, però.