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Inzaghi: «Qualcuno voleva portarmi via dall’Inter, detto no! Mercato? Vi spiego»

Simone Inzaghi Inter-Al Nassr

Prima conferenza stampa della stagione per Inzaghi, che dall’Inter HQ ha presentato il 2024-2025 del club. Per l’allenatore, che ha parlato dopo l’introduzione del presidente e CEO Sport Marotta che ha annunciato il rinnovo, si tratta del suo quarto anno sulla panchina nerazzurra.

CONFERENZA INZAGHI PRESENTAZIONE INTER 2024-2025

Quale sarà la sfida più grande e più dura da affrontare?

Sicuramente la sfida più grande sarà quella di migliorarsi nel lavoro e nell’impegno quotidiano. I ragazzi hanno fatto qualcosa di straordinario, ma sappiamo che ci aspettano tutti. Dobbiamo migliorarci, io per primo, in tutte le partite e in tutti gli allenamenti

Sensazioni sul rinnovo? Quest’anno che obiettivi?

Sono felicissimo per il rinnovo. Ringrazio società, presidente e dirigenti, mi sento apprezzato ed è la cosa migliore di tutte. Non siamo mai rimasti lontani in questo mese e mezzo, ringrazio tutti. Per quanto riguarda l’obiettivo l’anno scorso avevo detto che sarebbe stata la seconda stella ed è arrivata, quest’anno dobbiamo far felici i nostri tifosi. Felici loro sono felici noi, sono passati ottantadue giorni dal derby ed è stato bellissimo – anche in vacanza – vedere i tifosi contenti che mi ringraziavano e dicevano di ringraziare la società e i giocatori. Siamo stati un corpo unico e lo dovremo essere anche il prossimo anno, però penso che insieme abbiamo fatto questo grande cammino e vogliamo farlo anche l’anno prossimo.

Per Inzaghi la rosa dell’Inter è già completa?

Penso che la società si sia mossa con largo anticipo molto bene. Abbiamo preso tre giocatori voluti fortemente da me e dai dirigenti, che conosciamo. Chiaramente abbiamo avuto questo contrattempo con Buchanan, che stiamo valutando. Dobbiamo completare in quel ruolo, perché sarà un’assenza fino a Natale di un ragazzo che si stava inserendo molto bene. Sappiamo, come detto dal presidente nell’introduzione, che il prossimo anno saranno quasi settanta partite: sarà nuovo per tutti, come Inter dobbiamo arrivare in fondo a tutti i nostri obiettivi. Parliamo di settanta partite come campionato e coppe, ma non dimentichiamoci i sedici-diciassette nazionali e sono partite in più.

Cosa dovrai fare di più? Manca uno come Sanchez?

Dovremo essere ancora più feroci, stare sul pezzo sempre. Una stagione come l’anno scorso non sarà semplice, ma lo sanno i ragazzi: i punti di distacco che c’erano l’anno scorso ripartendo non ci sono. Qualche squadra si dichiarerà e altre no, ma non dimentichiamo gli ultimi due campionati che Milan e Napoli l’anno successivo non si sono qualificati in Champions League. A parte Lautaro Martinez e Carboni sono tutti in vacanza e mi dispiace, perché avrei voluto qualcuno in finale degli Europei. Appena torneranno ricorderò loro che chi ha vinto lo scudetto negli ultimi anni poi l’anno dopo ha avuto problemi.

I tanti cambi in panchina possono rivitalizzare le rivali?

Questo lo dirà il campo e il tempo. Sono tornati due bravissimi allenatori come Conte e Fonseca, le nostre avversarie si stanno rinforzando e dovremo farci trovare pronti. Da domani mattina ricominciamo, come già successo gli altri anni abbiamo giocatori che arriveranno un po’ per volta. Abbiamo deciso di concedere tre giorni in più di vacanza rispetto ai ventuno che gli spettavano, perché hanno avuto una stagione intensa. Domani cominciamo, il 18 arriveranno Zielinski e Asllani, il 24 gli italiani, il 26 Arnautovic, il 3 agosto i francesi e gli olandesi, il 7-8 Lautaro Martinez e Carboni.

Come stanno i reduci dall’Italia?

Li ho sentiti, erano giù di morale. L’Europeo non è andato come volevamo ma siamo in buone mani con Spalletti. Gli infortuni di Acerbi, Berardi e dello stesso Dimarco, che nella prima partita aveva fatto benissimo, chiaramente hanno pesato. Abbiamo avuto una delusione ma siamo in ottime mani, c’è buon materiale vedi l’Under-19 campione d’Europa. Possiamo fare buone cose.

Si può dire che sia l’Inter più forte di quelle di Inzaghi? Che obiettivi in Champions League?

Tutti gli anni mi viene fatta questa domanda. L’anno scorso abbiamo vinto, quello prima abbiamo vinto altri due trofei e la finale di Champions League. Chiaramente abbiamo fatto tre ottimi acquisti. In Champions League l’obiettivo è andare il più avanti possibili, troveremo squadre con budget altissimi ma non dev’essere un alibi. Il primo anno mio abbiamo incontrato Liverpool e Real Madrid che non erano state superiori a noi, conta la voglia che mettono i ragazzi in campo.

C’è la necessità di cambiare qualcosa dall’anno scorso per non essere studiati?

Senz’altro, si prova sempre a fare qualcosa. Abbiamo tre giocatori da valutare come si inseriranno, io e i miei dirigenti non abbiamo nessun dubbio. A volte abbiamo cambiato modulo nell’ultima mezz’ora di gara, visto il cammino che abbiamo avuto cambiare modulo non mi sembrava giusto dall’inizio. Ripartiamo con la nostra impronta, pronti a migliorarci e trovare qualcosa non prevedibile per gli avversari.

Cosa si aspetta Inzaghi dai tre acquisti e da Carboni?

Carboni abbiamo visto cosa ha fatto al Monza, ha dimostrato l’anno scorso. Ha avuto un inizio di Copa América ottimo, è nel futuro dell’Inter. Lo aspetto insieme al nostro capitano: che rientri nel migliore dei modi. Zielinski lo conosciamo tutti: nelle ultime cinque stagioni, tolta l’ultima, è quello che aveva giocato più partite da titolare nell’ultima Serie A. È da anni in Italia e ci darà una grandissima mano. Taremi insieme a Marotta, Ausilio e Baccin l’abbiamo seguito per diverso tempo, ci aveva impressionato nel doppio confronto in Champions League e abbiamo continuato a seguirlo. Ci darà una grande mano. Per quanto riguarda Martinez potevamo scegliere fra tanti ottimi portieri, siamo andati su di lui per le due stagioni ottime al Genoa e perché si sposa coi nostri princìpi di gioco. Ha davanti Sommer titolare, le partite sono tante e ci darà una mano.

Quale allenatore “teme” di più?

Chiaramente, come ho detto prima, il rientro di Conte e Fonseca sono due ottimi allenatori. Le romane stanno lavorando bene, la Roma ha confermato De Rossi e la Lazio ha preso un allenatore che ha fatto bene come Baroni negli anni. Non dimenticherei il Bologna e l’Atalanta, che sappiamo quanto ha fatto bene in questi anni. Dobbiamo tenere un occhio di riguardo.

Un messaggio per Zhang e per i giocatori che hanno lasciato l’Inter?

Per quanto riguarda Zhang posso solo ringraziarlo. Insieme a Marotta, Baccin, Ausilio e Antonello mi ha portato all’Inter e dato questa grandissima opportunità. Lo ringrazierò per sempre e rimarrà per sempre nella rosa dell’Inter. Poi ricordo i cinque ragazzi che non ci sono più, li ho ringraziati privatamente e lo faccio anche pubblicamente: penso a Sensi, Klaassen, Audero, Cuadrado e Sanchez. Sono stati ragazzi importantissimi, che hanno dato tantissimo dentro e fuori.

Quanto inciderà la lunghezza della stagione?

Senz’altro è un qualcosa di nuovo. L’abbiamo provato due anni fa con la sosta per i Mondiali a novembre, sarà nuovo per tutti. Si giocherà anche a luglio senza andare in vacanza, con il Mondiale per Club. Abbiamo giocatori, penso a Carboni e Lautaro Martinez, che torneranno l’8 agosto e in dieci giorni bisogna iniziare il campionato. Si farà una preparazione con molta attenzione e si cercherà di sfruttare la rosa.

C’è stato qualcuno che ha provato a portare via Inzaghi dall’Inter?

Sì, non lo nego. Ma non ho mai pensato di andare via dall’Inter, sono in un posto dove mi sento apprezzato. E quando mi sento apprezzato non sto neanche a pensare cosa potrebbe succedere, perché mi sento realizzato. Mi sento in una famiglia e in un ambiente dove sto bene, dove c’è una grandissima sinergia con la società, i ragazzi e questi splendidi tifosi. Fanno piacere gli apprezzamenti ma non sono mai stati nei miei pensieri.

Perché un difensore al posto di Buchanan anziché un quinto?

Perché abbiamo Carlos Augusto che ci piace tantissimo da quinto. L’anno scorso abbiamo scoperto che fa bene anche da vice Bastoni, nel frattempo avevamo scoperto Buchanan. Ora che manca vogliamo andare lì a prendere un giocatore che faccia il vice di Bastoni e ci aiuti nelle rotazioni, fermo restando che questa mancanza non ci fa perdere il sonno la notte perché l’anno scorso Carlos Augusto è stato straordinario. E due anni fa Acerbi, quando gli ho chiesto di fare il braccetto, l’ha fatto molto bene.

È vero che il mercato in entrata è chiuso?

Per quanto riguarda il mercato mai dire mai. Ho la fortuna di avere dei professionisti davanti a me che mi hanno sempre aiutato in questi anni. Per quanto riguarda Dumfries fino a dicembre ha fatto benissimo, poi ha avuto quel problema a Napoli e gli ultimi cinque mesi non è stato lo stesso. Ha fatto grandissime cose in questi tre anni all’Inter e agli Europei l’ha dimostrato: siamo contenti di noi. Abbiamo l’esigenza in quel ruolo, qualcosa faremo. Ma non dimentichiamo di avere Carboni che sappiamo cosa può fare.

Ci sarà un approccio diverso da parte dell’Inter e di Inzaghi alle tante partite?

Quello senz’altro. L’anno scorso abbiamo avuto le cosiddette seconde linee che ci hanno dato una grandissima mano, perché noi abbiamo avuto giocatori che hanno fatto benissimo. Penso a Frattesi e Carlos Augusto, che erano alla prima stagione all’Inter. Se penso l’anno scorso a un’Inter senza Carlos Augusto e Frattesi avremmo avuto grandi problemi, invece sono due ragazzi arrivati dal Monza e dal Sassuolo entrati benissimo e che ci hanno dato una grande mano. Dovrò essere bravo io a capire quando cambiarne tre, quattro o sei. Magari a volte durante la settimana pensi di cambiarne sette, poi arrivi alla partita e ne cambi due. Di volta in volta saranno i giocatori, coi loro allenamenti e il loro impegno, oltre all’infermeria.

Bastoni potrebbe essere un’altra soluzione per il centro della difesa?

Chiaramente Bastoni è un grandissimo giocatore, che tutti conosciamo. Al centro abbiamo Acerbi e de Vrij quindi siamo coperti, Bastoni giocherà nel suo ruolo.

Quanto è complicato gestire un gruppo di così alto livello senza fare degli scontenti?

Ho la fortuna, vedi i sei centrocampisti nostri, che oltre ad avere grandissimi giocatori sono grandissime persone che vogliono vincere, come me e i direttori. I giocatori sono tutti uguali, le partite no: tutti vogliono giocare la partita di cartello e magari quella due giorni dopo in trasferta meno. C’è un allenatore pagato per quello che deve fare scelte, ma il nostro segreto è la continuità che abbiamo avuto. Magari c’erano degli scontenti, ma non l’hanno mai fatto vedere a noi e allo staff. Abbiamo tutti remato dalla stessa parte e siamo arrivati all’obiettivo seconda stella, quest’anno sappiamo che sarà più difficile ma dovremo guardare a quello.

Quanto è stimolante per Inzaghi pensare di arrivare al quarto anno di fila vincendo trofei?

È il motivo per cui sto benissimo qui, mi sento apprezzato dai dirigenti e dalla proprietà. È quello che manda avanti me e il mio staff dal 2021 a oggi, sono passate 150 partite ma come ha detto il presidente speriamo che ce ne siano altre. So che non è facilissimo mantenersi ad alti livelli in queste squadre ma è il mio obiettivo, speriamo che ce ne siano altre.

Hermoso è un obiettivo o si andrà su uno più giovane?

I nomi usciti sono tutti di giocatori che interessano all’Inter. Poi abbiamo un presidente e una società con un confronto continuo. I nomi usciti in questi giorni interessano all’Inter, poi chiaramente bisogna vedere anche la disponibilità. Ho questo desiderio e senz’altro sarà colmato, poi da oggi saremo insieme quotidianamente col presidente e i direttori cercando di mettere il giocatore giusto nelle condizioni di metterlo al meglio nel nostro sistema.

Cosa dovrà fare chi gioca meno per avere più spazio, come Bisseck, Asllani e Frattesi?

Questi sono giocatori che l’anno scorso avrei detto che speravo di vederli, ora dico che sono stati fondamentali. Hanno fatto benissimo nell’Inter, sicuramente Bisseck e Asllani hanno avuto meno minutaggio di Calhanoglu e Pavard ma per me hanno avuto lo stesso rendimento.

Dai protagonisti in campo è accettato in maniera così passiva l’allungamento della stagione?

È stato un discorso che si è già affrontato negli anni. Quest’anno, col Mondiale per Club, raggiungeremo il numero massimo di partite ma è il calcio che va così. Settanta partite sono tantissime, magari noi allenatori ne vorremmo meno ma ci dobbiamo adeguare. Per avere più ricavi tutte le società succede, dovremo essere bravi noi. Sarà una novità giocare a luglio, con dei giocatori che magari al 30 giugno gli scade il contratto e dovranno giocare. Noi che siamo i protagonisti dobbiamo adeguarci.

Da tempo si dice che possa servire un altro attaccante. Secondo Inzaghi questo può essere Carboni?

Per quanto riguarda l’attacco siamo contenti così. Per quanto riguarda nello specifico Arnautovic ne abbiamo parlato, ne ho parlato io l’anno scorso: lui e Sanchez hanno fatto quello che noi all’Inter avevamo bisogno. Chiaramente con Carboni abbiamo un’opzione in più, a seconda delle partite puoi anche cambiare e metterti con due giocatori che lavorano sotto la punta. In qualche partita può anche fare il quinto offensivo, come ha fatto l’anno scorso al Monza. Il fatto di avere Carboni in rosa è un qualcosa che ci può migliorare, perché sappiamo che la caratteristica dell’uno contro uno negli ultimi anni non l’abbiamo avuta tanta. Ma compensiamo con altre qualità.

La Juventus rivale più agguerrita?

È arrivato un ottimo allenatore che stimo, che ha fatto un ottimo percorso allo Spezia e al Bologna. Sarà un’antagonista molto pericolosa, come le altre di cui ho parlato prima.

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