Il Verona sarà impegnato domani in casa contro la Roma: il tecnico degli scaligeri Paolo Zanetti è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match.
CRISI – Con 4 sconfitte nelle ultime 5 partite, il Verona di Paolo Zanetti va a caccia di punti per allontanarsi dalla zona retrocessione, ora distante solamente un punto. Domani alle 18 al “Bentegodi” arriva la Roma dell’ex Ivan Juric. Il tecnico degli scaligeri ha presentato il match contro i giallorossi nella canonica conferenza stampa della vigilia.
Zanetti: «Giorni di confronti duri. Dobbiamo ritrovare il concetto di squadra»
MOMENTO – Queste le sue parole: «Tutti uniti per la Serie A? È uno slogan giusto ma che ci serve solo per uscire da questo momento, il campionato è lungo e abbiamo una posizione più che dignitosa che è frutto del lavoro che abbiamo fatto. In questo momento sembriamo essere solo consci dei nostri difetti ma serve lottare, aggredire l’avversario, perché è l’unica cosa che serve fare.»
LEADER – Sui leader di questa squadra: «Questa squadra è particolare, ha dei leader tecnici, forse non dei leader caratteriali. Poi l’unica cosa che conta è l’Hellas, la squadra, in questo momento leader devono essere tutti. Bisogna imparare a voler bene al Verona ma non a parole bensì con l’atteggiamento in campo. Ultimamente invece si è innescato un meccanismo di errori continui che ci ha fatto abbassare la soglia dell’autostima. Bisogna ritrovare velocemente il concetto di squadra. Di errori ne faremo sempre, bisogna lottare per la sopravvivenza perché questa è la realtà anche se una partenza ottima ci aveva fatto pensare, anche a me, l’idea di poter stazionare in una posizione di classifica migliore.»
CONFRONTI – Sugli ultimi giorni: «I confronti li abbiamo sempre sia quando vinciamo che quando perdiamo e sono confronti duri, non violenti perché la violenza non va mai usata ma le cose ce le diciamo sempre da uomini, con grande franchezza. Il mio obiettivo è mettere sempre in campo la squadra più mentalmente e fisicamente pronta ad affrontare l’ostacolo prendendomi sempre le responsabilità di quello che faccio. Chi è più squadra e chi ha più nervi saldi riesce a superare questi momenti per poi arrivare in fondo. In questo trittico di gare la prestazione con il Monza è stata buona. A Bergamo un disastro poi a Lecce c’è stata una reazione in parte, non quella che avrei voluto. Abbiamo avuto una reazione di paura, di portarsi dietro la paura sia con la palla che senza, il confronto nostro è andato in questo senso.»