Ranieri: «Mai chiamato Ancelotti. Friedkin? Rapporto bellissimo!»
Il tecnico della Roma Claudio Ranieri ha parlato a 360° del presente e del futuro della Roma, tra campo, mercato, nuovo allenatore e obiettivi.
TERZA – Claudio Ranieri è tornato alla Roma per la terza volta nella sua carriera da allenatore. Il suo arrivo ha dato una scossa all’ambiente giallorosso, nonostante i risultati abbiano portato comunque ancora qualche delusione. Domenica c’è il derby, forse l’ultima opportunità per provare ad invertire la rotta e sognare qualcosa di diverso in questa stagione molto complicata. Il tecnico giallorosso ha parlato a tutto tondo del presente e del futuro della Roma in un’intervista a La Gazzetta dello Sport.
Roma, Ranieri: «Spero Pellegrini si riprenda. Parlerò con Totti. Dybala? Se vuole restare, deve restare»
RUOLO – Sul suo doppio ruolo da allenatore e dirigente: «Quanto manca per arrivare in alto? Manca, manca… Mi è stato chiesto di riportare le cose al loro posto, facendo anche da consigliere. Me lo avevano già chiesto al Chelsea, ma avevo detto di no. In Inghilterra non ho le conoscenze che ho qui per fare le cose per bene. Roma è la mia vita, ora ho più esperienza, sono vaccinato a tutto. E poi ho il sogno da bambino, quello di chi andava in curva Sud. E mi piace il doppio ruolo, tra allenatore e dirigente. Come si gestisce? Ci si organizza: da allenatore vedo i giocatori anche per chi verrà. Tutto e subito non si può, alcuni campioni bisogna anche crearseli. Sono convinto che i nostri giovani siano buoni. Ora se diventeranno campioni lo può dire solo un indovino, ma hanno le qualità per essere giocatori importanti.»
PELLEGRINI – Sul momento di Pellegrini: «È la questione che mi sta più a cuore. Lorenzo è un ragazzo meraviglioso e un professionista esemplare. Ma è un romano atipico, non esterna le emozioni, in questo siamo simili. Resta però uno dei migliori centrocampisti italiani, lui e Lampard mi hanno segnato tanti gol. Ora deve rimettere il sorriso, ma serve anche l’aiuto dei tifosi. Invece sembra che oramai sia stato condannato, che il pollice per lui sia verso. Se si riprenderà? Non lo so, lo spero…»
DYBALA – Su Dybala: «In generale non voglio gente non felice. Paulo è un campione: se lui vuole restare, deve restare. Il contratto? Non spetta a me, ma alla presidenza decidere se rinnovare o spalmare. A me tocca la valutazione tecnica e capire se può essere un giocatore valido per il nuovo allenatore. E questo Dybala lo è.»
FRIEDKIN – Sul rapporto con i Friedkin: «Molto chiaro, come sempre con i miei presidenti: io lotto al massimo per l’idea che mi viene affidata, poi se cambia impazzisco. È successo e me ne sono andato, mi sono sentito tradito. Il nostro invece è un rapporto bellissimo, ci sentiamo spesso. Loro si informano, vogliono sapere. Modello Atalanta? Difficile, le aspettative sono diverse. Nei primi cinque anni il Presidente Percassi diceva sempre: ‹Dobbiamo salvarci›, facendo il lavaggio del cervello ai tifosi. La Roma può fare una cosa del genere? No. La Roma deve fare cosa ha chiesto il Presidente: tornare tra le prime per andare in Champions League e poi cercare di competere per lo Scudetto. Nuovo allenatore? Non dico niente, sono usciti diversi nomi. Una telefonata ad Ancelotti? Queste sono leggende metropolitane, la verità è che non ho chiamato ancora nessuno.»
TOTTI – Su un possibile ritorno di Totti in dirigenza: «Devo capire che cosa può e vuole fare Francesco, arriverà il giorno che glielo chiederò. Al Milan Maldini è stato preso in considerazione, ma ora c’è Ibra e non penso possano coesistere. Poi c’è Del Piero che può fare qualsiasi cosa. Noi attendiamo di capire da Francesco cosa vuole fare.»