Spalletti: «Fuori Ricci, viene Locatelli. Kean e Retegui? Si può»
Luciano Spalletti ha tenuto la conferenza stampa di inizio ritiro, con l’Italia che dovrà affrontare due partite di Nations League contro Belgio e Francia.
CONFERENZA STAMPA SPALLETTI CON L’ITALIA
CONFERENZA SPALLETTI – In sala stampa, la conferenza stampa di Luciano Spalletti in questo inizio di ritiro di novembre.
Un raduno che si apre con un calcio italiano che sta dando buoni segnali. Da 11 stagioni classifica cannonieri guidata da due italiani, campionato apertissimo in testa e nelle coppe molto certezze. Il pensiero?
Stamani ho fatto i complimenti ai ragazzi, stanno evidenziando un buon calcio, c’è questa competitività che fa bene a tutti. Dà stimoli di crescita, si vedono bellissime partite da un punto di vista agonistico tirate, come ieri, incerte, Inter-Napoli. Squadre di medio livello che danno del filo da torcere a quelle più attrezzate. Qui dentro possiamo crescere come movimento. I due bomber hanno fatto vedere quelli che speravamo, siamo felici di vederli in cima alla classifica. Kean sta in una condizione bellissima, secondo me ha delle qualità ben evidenti e qualche piccola criticità, ma queste le ha portate al livello delle qualità che ha.
Spalletti, raduno della paura dopo l’Europeo e poi del riscatto. Che raduno è questo?
Dobbiamo dare seguito a quanto fatto vedere ultimamente. Stamani, quando li abbiamo incontrati, essendoci poco tempo tempo, dobbiamo mettere in evidenza quella che è la sintesi di tutto, con grafici e dati. Evidente quello che è successo, questa differenza, questo cambiamento, è dipeso da loro. Buffon stava dicendo che una delle qualità importanti è che loro abbiano ripreso consapevolezza della loro qualità e della loro forza. Si vede che sono tranquilli. Attraverso questa sono diventati una squadra. Non diciamo niente, gli facciamo i complimenti. Siamo contenti che abbiano preso in considerazione questo sistema tattico in maniera totale e ne sono convinti. Abbiamo degli indisciplinati perfetti!
Solo con l’Albania ad Euro 2024 abbiamo creato più l’avversario, in Nations League invece ogni volta abbiamo creato di più degli avversari. Dato che ci fa capire meglio la natura di questa tua, Spalletti, post Europeo? Come sta Ricci e senza chi fa il regista?
Ci sono dati che vanno oltre quelli che sono noti a tutti, che si chiamano indici di pericolosità e che racchiudono tutte le cose che succedono in una partita. Siamo stati al limite dell’area avversaria molto di più degli avversari, i dati importantissimi sono le riaggressioni e la conquista della seconda palla, triplicate dall’Europeo. E poi c’è da rifarlo, che non è mai semplice. Ricci va a casa, se un giocatore è a rischio viene rimandato a casa, abbiamo fatto un accordo con le società. Viene un altro.
E chi sarà?
Viene Locatelli, che è già stato chiamato e a cena sarà qui.
Cosa vuoi vedere contro Belgio e Francia?
Non ragionare nel “pensare, basti fare un punto”. Le partite sono difficilissime, bisogna avere pensieri corretti e non presuntuosi. Dobbiamo combattere questa cosa.
Spalletti, come spiegare Retegui e Kean? Giocheranno insieme?
Diventa anche un po’ facile spiegare perché possano giocare insieme. Kean ha giocato pure da esterno, è uno da scorribande, può lanciarsi da solo. Uno che fa reparto da solo, si può dire. Retegui è più da area di rigore, più bravo nella finalizzazione e nel sapere dove il portiere. Bravo a vedere al contrario. Kean ora ha fatto vedere anche questo. Kean ha questo problemino che va gestito, possiamo far recuperare chi ha giocato ieri e poi si cerca di metterli nella condizione di potersi esprimere al meglio. Giusto fare così.
Spalletti, una domanda su Comuzzo: cosa ci vedi? Situazione a Roma, c’è una via d’uscita?
Comuzzo ha la grande qualità dell’attenzione, è un calciatore attentissimo, poi fisico. E’ una bella cantonata. Forte a fare il difensore, bravo anche ad impostare, è pulito e gioca la palla. Traspare questa personalità, nonostante sia giovanissimo. A Roma mi dispiace, lì ci sono stato diverso tempo e come da tutte le parti dove sono stato mi innamoro di tutte le cose. Riduttivo ora venire a parlare in maniera troppo facile di quello che sta succedendo. Preferisco non fare casino e stare buono. Hanno la squadra per riemergere.
Spalletti, Kean ha acquisito consapevolezza definitiva? Perché Savona convocato?
Kean somiglia a quello che è successo il nostro gruppo, ha avuto questa crescita veloce dimostrando la convinzione di avere delle qualità. E’ veramente forte il messaggio che manda quando gioca. Savona, sono curioso di conoscerlo. E’ la stessa cosa di altre volte, è emergente, gioca titolare nella Juventus, spinge e sa spingere, lo puoi intercambiare con Di Lorenzo. Per cui lo guardiamo e poi conosciamo direttamente un uomo in più. Bravissimo ragazzo.
Il cambio generazione sta incidendo nella crescita dell’Italia? Il calcio ultimamente ha a che fare nelle partite con tragedie. Diventa quasi una parentesi. Che funziona ha lo sport oggi?
Sul cambio generazione, dopo la sconfitta della Svizzera sono venuto e mi avete detto se dovessi andare via o meno e poi se fossi rimasto cosa avrei fatto. Ho abbassato l’età media della nazionale, pensavo di farlo. Tutti sono molto stimolati e vogliosi di far vedere le qualità, sono ben concentrati o meglio non accettano la descrizione precedente del livello del calcio italiano. Noi dobbiamo tirargli fuori tutto il loro talento. Per quello che succede nel mondo, noi dobbiamo essere persone sensibili e fin quanto si può anche a sostenere ed aiutare in qualsiasi modo quelli che hanno bisogno, in qualsiasi comportamento non essere mai troppo superficiali. Servono persone che se lo meritano e non bambini viziati. E bisognare rifare gli stadi, non c’entra nulla col tema, ma non me ne frega nulla. Bisogna rifare gli stadi.
Calafiori e Ricci due elementi chiave di questa rinascita dell’Italia? Come può cambiare la squadra?
Bastoni quando gioca nell’Inter fa vedere di essere un attaccante aggiunto come fa vedere Calafiori quando gioca in quel ruolo lì. Di Buongiorno ho apprezzato la sua forza contro due attaccanti come Thuram e Lautaro Martinez, sono tranquillissimo. Buongiorno è un grande difensore, Bastoni sa impostare benissimo e sa fare quello che ha fatto Calafiori. Gatti lo vedo in crescita, gli si vede fare benissimo l’ingresso con la palla per cercare l’indisciplinato perfetto. Siamo tranquilli. Con noi vengono due calciatori a fare mediani che sono Rovella e Locatelli, che stanno facendo benissimo entrambi.
Spalletti, Ambra Sabatini un modello per gli azzurri?
Da un’atleta come lei c’è da prendere tutto, basti vedere quello che sta facendo. Essere forti nel ribaltare quello che il mondo ti mette davanti, lo decidi tu come starci nelle cose che ti succedono. Complimenti e faccio il tifo per lei.
Il calcio italiano sta crescendo dopo un periodo caotico oppure Nazionale e calcio italiano non vanno di pari passo?
Le valutazioni sui stranieri sono una cosa dove io non posso entrarci dentro, io quando ho scelto di diventare CT è perché potevo lavorare 30 calciatori fortissimi, per poi sceglierne 22. Abbiamo trovato qualche soluzione, sono fiducioso perché dobbiamo andare su questa direzione, il calcio italiano sta migliorando nella possibilità di far giocare giocatori più giovani. Noi dobbiamo essere attenti a dargli spazio. Siamo in ottima salute.
In queste convocazioni, Spalletti, credo solo 7 giocatori abbiano più di 25 anni, a dimostrazione di come sia più giovane. Queste convocazioni porteranno ad una sintesi più duratura in vista delle convocazioni di marzo o la Nazionale cambierà sempre tanto?
Ho cambiato poco, non tanto. Stiamo facendo dei ragionamenti coerenti per quello che sono le nostre chiamate. Comuzzo e Savona se lo meritano e noi vogliamo scoprire quanto sono forti. Uno gioca nella Fiorentina che è in cima alla classifica, l’altro è titolare nella Juventus. Non sono tanto esperimenti. Lo zoccolo della squadra si vede ormai qual è.
Spalletti, torno su Comuzzo: i paragoni si sprecano a Firenze. Il paragone che oggi si fa con Vierchowod è azzardato o no?
E’ un po’ il discorso che facevo inizialmente: stare attenti di non farli diventare presuntuosi questi ragazzi. Nel nome gli somiglia, entrambi si chiamano Pietro, nelle scorribande a dare spallate come Vierchowod glielo auguro.