Milan, tra le carte sequestrate spunta il fondo PIF
Dopo le perquisizioni in nella sede del Milan, e i nuovi dubbi sulla proprietà e l’organigramma societario, tornano le voci su un possibile interessamento del fondo sovrano saudita.
IL CASO – Come ricostruisce la Gazzetta dello Sport, tra le carte sequestrate dalla Guardia di Finanza a Casa Milan ci sarebbero dei documenti che parlano di un’entrata in società del fondo sovrano saudita. Attraverso un meccanismo di “vendor loan“, l’acquisizione di un credito cedendo parte delle quote di una società, gli arabi entrerebbero nel Milan con il 41% della società per un valore di 487 milioni di dollari. Ricorda la rosea, che il fondo Rebird gestisce già 10 miliardi di dollari (dei 891) del fondo PIF, e il rapporto con i sauditi è ottimo. Il piano è quello di un Milan globale, diviso tra USA e Arabia Saudita passando da Milano.