Giampaolo: «Sono entusiasta, voglio un Lecce che giochi a calcio!»

Marco Giampaolo ha rilasciato le sue prime dichiarazioni da allenatore del Lecce nella conferenza stampa di presentazione questa mattina.

RITORNO – Marco Giampaolo è tornato in Serie A: a due anni di distanza dall’ultima esperienza con la Sampdoria, l’ex tecnico del Milan riparte dal Lecce. Il club pugliese si è affidato a lui per dare una svolta alla stagione dopo l’esonero di Luca Gotti. Il nuovo tecnico si è presentato questa mattina in conferenza stampa.

Lecce, Giampaolo: «Grande opportunità, ho rifiutato proposte dall’estero»

SENSAZIONI – Queste le sue parole: «Due anni sono tanti, però dopo una prima pausa ho ripreso a lavorare. Il lavoro è anche mentale, simulare di essere in campo. Nell’ultimo anno ho lavorato in smart working. Ho visto il Lecce, non dal vivo ma in TV durante questo campionato. L’ho rivisto in questi giorni, nel dettaglio. I calciatori prima di giudicarli bisogna allenarli. Ho grande entusiasmo. Bisogna entrare in un ambiente nuovo quindi devo capire il prima possibile e poi saprò rispondervi sui singoli.»

LECCE – Sulla sua nuova avventura: «Lecce per me è una grande opportunità. Ritengo ci siano calciatori che abbiano le caratteristiche per esprimere il mio pensiero. È un sì motivato da argomenti tecnici. Avevo proposte all’estero, un estero che aveva solo un sapore economico e non tecnico. Corvino mi ha chiesto di lavorare. Mi ha parlato di Lecce come una città bellissima. Voglio giocare a calcio. Se ha un possesso palla superiore significa che ho la palla più dell’avversario. Per giocare a calcio ci vogliono conoscenze e qualità tecniche. Credo che ci siano qualità tecniche in questa squadra. Per me più sei lungo e più corri, per dirne una.»

REBIC – Su Rebic, già allenato ai tempi del Milan: «Rebic l’ho allenato forse un mese, poi all’epoca giocavo in un modo poco congeniale alle sue caratteristiche. Ricordo un ragazzo determinato, lo ritrovo volentieri. Quanti giocatori abbiamo in rosa? Non deve essere motivo di valutazione dove lo farò giocare. Tutti devono essere una risorsa per la squadra, Rebic come Krstovic e Burnete. Il mio focus è stato sempre la squadra. Le partite si giocano in 16, dobbiamo fare un salto di qualità mentale.»