Lazio, Gila svela: «Dallo psicologo a causa di Sarri. Baroni come Ancelotti!»
Gila ha rilasciato una intervista nella quale ripercorre i primi passi della sua carriera poi svela un retroscena doloroso con Sarri alla Lazio.
ESPERIENZA – L’acquisto di Gila da parte di Lotito si preannunciava essere uno dei colpi migliori degli ultimi anni ma così non è stato. Il difensore ex Real Madrid, appena arrivato alla Lazio ha dovuto fare i conti subito con Sarri, il quale non lo considerava abbastanza. Per iniziare sul serio la sua esperienza con la nuova maglia ha dovuto aspettare che il tecnico toscano venisse esonerato. Adesso sarebbe un punto fermo della squadra di Baroni al fianco di Romagnoli. Di seguito un estratto della sua intervista rilasciata a Repubblica.
Lazio, Gila si apre: ecco cosa ha fatto quando Sarri lo allenava!
PARAGONE – Gila inizi ala sua intervista facendo un complimento a Baroni: «Il calcio di Ancelotti è semplice, i difensori difendono e gli attaccanti devono fare gol. In più Ancelotti ha la capacità di creare amore all’interno del gruppo, hai un amico in più nello spogliatoio. E in questo oggi Baroni me lo ricorda molto. Di Baroni mi piace l’umiltà. Ci sono tecnici che dicono subito “qui comando io” e si comportano di conseguenza. Lui è diverso, ti vuole bene, coinvolge tutti, comprende le necessità di ciascuno di noi. Ecco perché nella Lazio chi entra dà sempre il 100%».
SARRI – «Non ho giocato per più di un anno, non mi dava fiducia. All’inizio l’ho presa male, ero arrivato alla Lazio con tante aspettative ed è stata dura, mi ero intristito, mi sentivo in un tunnel. In quel periodo ho avuto bisogno dell’aiuto di uno psicologo, è stato fondamentale, mi ha insegnato a vedere le cose in modo positivo. Sarri aveva le sue ragioni, non ero un top e dovevo crescere, ora lo ringrazio perché mi ha insegnato tanto a livello tattico. Sono maturato parecchio da allora».
NAZIONALE – «Giocare con la Spagna resta un mio obiettivo. Aspetto una chiamata, spero che prima o poi arrivi. Ma vedo il positivo, come nel caso di Sarri: significa che devo migliorare ancora, lavoro ogni giorno per diventare più forte».
