A22, dopo la Superlega ecco l’Unify League: proposta a Fifa e Uefa
La A22 Sports, creatrice della Superlega, torna alla carica, questa volta con un nuovo progetto: si tratta della Unify League, una competizione da ben 96 squadre, con la proposta che sarebbe già stata inviata a Fifa e Uefa.
NUOVA COMPETIZIONE – Dopo la pista Superlega, accantonata in seguito alle rinunce di quasi tutti i club inizialmente coinvolti, l’azienda A22 Sports ha deciso di inviare a Fifa e Uefa una nuova proposta per una nuova competizione europea: il progetto in questione prende il nome di Unify League. Si tratta di una competizione che vedrebbe coinvolte ben 96 squadre, divise in 4 tornei: Star e Gold che avrebbero 16 squadre, e Blue ed Unify che ne avrebbero invece 32. La competizione prevedrebbe gironi da 8 squadre con partite andata e ritorno per un totale di 14 partite per ogni squadra. Seguirà una fase ad eliminazione diretta a 8 squadre. La proposta è stata formulata, come annunciato e spiegato dal CEO di A22 Sports Bernd Reichart. Tutte le partite della competizione sarebbero visibili sulla piattaforma Unify, sia gratuitamente con pubblicità, che tramite abbonamenti premium a prezzi accessibili
Ecco l’Unify League, Reichart: «È il momento di portare una vera innovazione»
CRESCITA – Queste le parole di Reichart: «A22 è concentrata nell’assicurare la crescita sostenibile e lo sviluppo del calcio. Il nostro ampio coinvolgimento con i principali stakeholder ha fatto emergere una serie di sfide urgenti che il calcio deve affrontare, tra cui costi di abbonamento in aumento per i tifosi, un calendario sovraccarico per i giocatori, investimenti insufficienti nel calcio femminile e insoddisfazione per il formato e la governance delle attuali competizioni paneuropee. La nostra proposta è concepita per affrontare direttamente queste sfide.»
INNOVAZIONE – Il CEO di A22 Sports ha poi aggiunto: «Ora è il momento per tutti gli stakeholder, inclusi UEFA e FIFA, di apportare una vera innovazione che dia la precedenza all’esperienza e all’accessibilità dei tifosi, al benessere dei calciatori e al valore competitivo delle partite. Rimaniamo impegnati a promuovere relazioni basate sul rispetto reciproco, la trasparenza e il dialogo costruttivo. I tifosi, i giocatori, i club, le leghe e gli altri gruppi che compongono la comunità calcistica meritano nulla di meno.»
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