Da Cunha: «Progetto Como magnifico. Di Fabregas mi piace tutto!»

Lucas Da Cunha, centrocampista del Como, ha parlato della sua prima stagione in Serie A e del rapporto con il tecnico Cesc Fabregas.
SORPRESA – Tra i protagonisti del Como di Fabregas c’è senza dubbio Lucas Da Cunha. Il francese, alla sua prima annata in Serie A, sta disputando una stagione di altissimo livello, come dimostra il fatto che per il tecnico spagnolo sia praticamente insostituibile. Del resto, le 27 presenze stagionali parlano chiaro. Nonostante sia di natura attaccante, Fabregas lo ha trasformato in un centrocampista, e i risultati gli stanno dando ragione. Il classe 2001 ha parlato del rapporto con l’allenatore e non solo in un’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport.
Como, Da Cunha: «Qui i giovani possono crescere. A centrocampo mi trovo bene»
FABREGAS – Sul rapporto con l’allenatore, che recentemente ha dichiarato di voler 11 Da Cunha: «Wow. Mi piace tanto lavorare con lui, mi sento bene, sento che posso crescere tanto e mi piace il rapporto che abbiamo. Cosa mi piace di più di lui? Tutto. Empatia, umanità, carisma. Basta un minuto di allenamento con lui per capire che è un tecnico fortissimo.»
PROGETTO – Sul suo arrivo a Como e sul progetto del club: «È stata un’altra bella intuizione del direttore generale Ludi. Come di recente Paz e Diao, solo per citarne due. Qui c’è un progetto magnifico, dove i giovani possono giocare, prendere minuti, confidenza. Insomma crescere.»
RUOLO – Sul suo passaggio da attaccante a centrocampista: «Mi sento sempre meglio in questa posizione, partita dopo partita. La fiducia sta crescendo, il gioco di Fabregas mi mette a mio agio. Svolta dopo gli infortuni di Sergi Roberto e Perrone? È andata così. È vero che è un po’ meno bello, ma il calcio è anche questo, a volte si deve prendere quello che si può e bisogna sempre stare sul pezzo e farsi trovare pronti per ogni piccola o grande occasione. Mai avrei pensato di poter giocare più basso. È stata un’intuizione di Fabregas, durante l’allenamento ha visto che anche da esterno mi piaceva andare “dentro”. Magari con un’altra squadra e un altro allenatore non avrebbe funzionato. Ma con il Como è andata bene, forse era destino. La prima volta che ho giocato a centrocampo, a Genova, ho segnato il mio primo gol in Serie A.»