Como, parla Suwarso: «Piani? Un business simile alla Dysney. Nico Paz? Non abbiamo bisogno di soldi!»

Suwarso, presidente del Como ha rilasciato una lunghissima intervista in cui fa il punto della situazione di tutti i temi inerenti al club. Passa dal piano di investimento al tema stadio, passando per Nico Paz e l’offerta fatta per Theo Hernandez. Di seguito un estratto dell’intervista rilasciata a Calcio e Finanza.
PIANI – «Per noi è davvero importante trovare un modo per trasformare il calcio in un vero e proprio business. Il calcio è il catalizzatore, la porta d’ingresso, ma alla fine dobbiamo creare un ecosistema che possa sostenere l’attività calcistica. Quindi, dobbiamo rendere tutto sostenibile. Un club di calcio in una città di 85.000 abitanti ha enormi difficoltà a diventare sostenibile solo con il calcio, ma siamo molto fortunati a trovarci in un luogo in cui la città stessa è un brand: il Lago di Como è un marchio globale. Sarebbe sciocco da parte nostra non sfruttare questa opportunità, inserendo il calcio come parte dell’ecosistema, non al centro di esso, ma come un elemento integrante. Possiamo usare il calcio per aumentare la nostra visibilità e, allo stesso tempo, capitalizzare il brand del Lago di Como, creando attività che partano dal club ma si espandano al marchio Como nel suo complesso».
MODELLO – «Mi piace pensare al nostro modello di business in modo simile a Disney. Il parallelismo è tra Disney e Como. Per Disney, Disneyland rappresenta la divisione dei parchi a tema; per noi, il club di calcio e l’esperienza del giorno della partita sono la nostra “divisione parchi a tema”. Poi abbiamo altre otto divisioni legate a questa. C’è quella che chiamano “consumer products”, ovvero merchandising, licenze e tutto ciò che ne deriva. Abbiamo una divisione separata dedicata esclusivamente all’abbigliamento, alle scarpe e ad altri prodotti simili. Abbiamo poi una divisione media, che è una società separata. C’è anche il turismo, che per noi funziona in modo simile a Disney, che ha il suo settore viaggi e turismo».
Como, dal nuovo stadio alla questione Nico Paz: le parole!
STADIO – «Lavoreremo con il Comune. La richiesta è di sviluppare questo progetto, quindi collaboreremo con l’amministrazione per riqualificare lo stadio Sinigaglia. Abbiamo abbastanza spazio qui. Capienza? Non lo so, dipenderà da ciò che le normative ci permetteranno, ma se dovessimo ristrutturarlo, dovrà essere utilizzabile 365 giorni all’anno. Il calcio dovrà essere secondario. Ogni anno ci sono 4,8 milioni di turisti in questa zona e, se si dovesse realizzare questo progetto, credo che il Comune vorrebbe trasformare lo stadio in un centro di aggregazione per la comunità e per i turisti. Per questo motivo, non può essere utilizzato solo per 19 giorni all’anno, ma dovranno essere prese in considerazione soluzioni specifiche».
NICO PAZ E THEO HERNANDEZ – «Nico Paz? Non abbiamo intenzione di vendere nessuno dei nostri giocatori, almeno nel prossimo futuro. Forse tra 3/4 anni, perché sarebbe ingenuo non dire che i ricavi dalle cessioni dei giocatori fanno parte del business. E non siamo a corto di soldi, siamo ben supportati. Nei giorni scorsi ad esempio abbiamo fatto un’offerta per uno dei giocatori più importanti di questa lega, ma il club non voleva venderlo, e abbiamo fatto un’offerta per un calciatore anch’egli importanti che il club aveva accettato di venderci, ma il giocatore non voleva venire (Theo Hernandez). Non abbiamo paura di fare offerte per i giocatori più importanti, ma dobbiamo assicurarci che si adatti al budget».