Thiago Motta lancia la sfida al Lipsia: «Vogliamo controllare il gioco»
Thiago Motta ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match tra Lipsia e Juventus che si disputerà domani alle ore 21:00 allo stadio Red Bull Arena.
ASPETTATIVE – Thiago Motta spiega le sue aspettative per il match di Champions League: «Mi aspetto una partita aperta vogliamo competere con loro nel controllo della partita per metterli in difficoltà. Siamo due squadre solide, ma né noi né loro ci mettiamo dietro e giochiamo sull’errore dell’avversario. Mi aspetto una gara dinamica. Per fare bene dovremo giocare a calcio con qualità e mantenere una buona fase difensiva. Non ci siamo mai messi dietro, nemmeno in campionato, e non lo faremo stavolta. Poi a volte capita di compattarsi e contrattaccare, bisogna avere un punto di forza ma essere completi. Delle volte dobbiamo consolidare il possesso, altre bisogna andare in porta velocemente con tre passaggi»
SCARAMANZIA – Uno scaramantico Thiago Motta risponde alle parole di Marco Rose: «Marco Rose, il tecnico del Lipsia, ha detto che possiamo vincere la Champions? Noi pensiamo soltanto alla partita di domani, tutto il resto non conta»
Thiago Motta, l’elogio ai suoi giocatori!
VLAHOVIC – Le parole di Thiago Motta su Vlahovic: «Dusan sta bene dal primo giorno, segnare è importante per tutti gli attaccanti e quindi anche per lui. Ma non è solo questo che conta nel nostro gioco, ci sono molti altri aspetti. Dusan deve rispettare dei compiti, ma in generale ha libertà di muoversi in attacco. È un leader positivo, deve stare tranquillo e giocare a calcio con i suoi compagni»
GLI ALTRI – «Koop e Cambiaso hanno una grande qualità: per caratteristiche possono coprire varie zone di campo, vedremo domani. Thuram e McKennie possono anche giocare insieme, vediamo se inizieranno o se dovranno subentrare. Conceiçao ha il piede caldo? Sarà sempre il suo momento, ha un gran sorriso e può giocare a destra e a sinistra. L’importante è essere decisivi, dall’inizio o per cinque minuti. Non ho dubbi di formazione, ma stavolta non ve la dico come prima del Genoa…»
