Altre NewsRoma

Il ricordo di Roberto Falcao: «Bartolomei somigliava a Caligola».

Paulo Roberto Falcao parla e racconta della sua esperienza a Roma e nella Capitale, di quella mitica squadra che vinse lo scudetto nel 1982.

IL RICORDO – Falcao era il registra della Roma dello scudetto del 1982, e di quella che perse la finale di Coppa Campioni in casa contro il Liverpool. Intervistato da Il Messaggero, l’ex campione si racconta: «Nei giorni scorsi è stato l’anniversario dei 30 anni della morte di Bartolomei. Per me è un ricordo sempre doloroso. Il nostro legame era così forte che tempo fa scrissi un libro “Storie di calcio” e gli dedicai un intero capitolo titolandolo “L’imperatore del centrocampo”. La prima volta che lo vidi, mi fece questa impressione. Con quel fare apparentemente scontroso, i capelli pettinati in avanti, somigliava a Caligola e nello spogliatoio in tanti iniziammo a chiamarlo così. Centrocampista tecnico, lancio lungo, intelligente in campo e fuori. Era un ragazzo molto serio, strappargli un sorriso non era facile ma sapeva anche scherzare. E poi, aveva una generosità fuori dal comune. Quando arrivai mi fece un po’ da Cicerone. Io non conoscevo nulla di Roma e lui mi portò in giro a pranzo, per negozi, dimostrandosi sempre molto disponibile. Tanti anni fa incontrai in una festa la moglie e il figlio Luca. Mi sembra fosse la ricorrenza degli 80 anni della Roma, ma potrei sbagliare. Per me era un amico, non riesco ancora a capacitarmi come possa essere accaduto. Con i ragazzi di quella Roma, anche se ci siamo persi inevitabilmente di vista, è capitato di riparlarne. Soprattutto con Bruno Conti e Righetti. Ho rivisto tempo fa anche Pruzzo e Turone in occasione di un docufilm sul famoso gol di Ramon annullato nell’1981 che ci privò dello scudetto. Quando penso a loro c’è sempre tanto affetto».

SU DE ROSSI – «Non mi ha stupito l’ascesa di De Rossi, era un grande centrocampista. Tra l’altro ora che mi ricordo tanti anni fa ci parlai, lo incontrai in un negozio di abbigliamento a Casal Palocco. Io lavoravo per la televisione Globo e una collega mi chiese, o forse proprio Daniele fu a chiedermelo, in cosa doveva migliorare. Gli risposi che per me era forse troppo falloso. E migliorò anche in quel fondamentale, chiaramente non perché glielo dissi io ma poi è riuscito a laurearsi campione del mondo. Sono molto contento per lui e per questa sua nuova avventura».

Pulsante per tornare all'inizio

Adblock rilevato

Sostieni Calcio-News.it: Disattiva AdBlock per una Migliore Esperienza Calcistica!

 
Ciao appassionato di calcio, Apprezziamo la tua presenza su Calcio-News.it! Per garantirti un'esperienza completa e gratuita, ti chiediamo gentilmente di disattivare AdBlock. La pubblicità ci aiuta a coprire i costi e a mantenere vivo il nostro impegno per il calcio di qualità. Grazie mille per il tuo sostegno! Il Team di Calcio-News.it