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Juventus, l'intermediario di Weah: «Adattamento non facile»

Salaroli, intermediario di Weah tra Lille e Juventus, ha fornito un bilancio della prima stagione dell’americano in Italia

PRIMO ANNOSebastiano Salaroli, l’intermediario che ha condotto la trattativa per Timothy Weah tra Lille e Juventus, ha parlato con il quotidiano juventino TuttoJuve.com offrendo un bilancio della prima stagione del giocatore statunitense con la maglia bianconera: «Questa è la prima volta di Timothy in Italia, quindi chi si aspettava di vederlo più presente o con prestazioni migliori potrebbe non aver considerato appieno questo fatto. Fare paragoni con giocatori che hanno esperienza in Italia da 15 anni è sbagliato. L’adattamento tattico e le pressioni qui sono completamente diverse e mai affrontate prima da Timothy. È normale che abbia potuto avere qualche difficoltà iniziale in questo contesto, ma nel complesso sta disputando una buona stagione e direi che si mantiene all’altezza delle aspettative iniziali».

FUTURO? – A Salaroli è stata chiesto se il giocatore ambisce a mete in cui gli è previsto un maggiore minutaggio: «Oggi è importante mettere da parte le considerazioni sul prossimo anno e concentrarsi sul finale di questa stagione. Timothy è un giovane giocatore proveniente da un contesto calcistico diverso, quindi era inevitabile che avesse bisogno di un periodo di adattamento. Il prossimo anno inizierà sicuramente con un bagaglio di esperienza diverso. Al momento, il suo unico obiettivo è contribuire al raggiungimento degli obiettivi della Juventus insieme ai suoi compagni fino a giugno».

IDEE ESTERNI – Da un esterno come Weah ad un altro, Salaroli promuove una giovane ala del Monaco: «Mi piace molto Maghnes Akliouche, classe 2002 del Monaco, è un talento versatile che può giocare sia come trequartista che come ala offensiva. Potrebbe essere interessante».

TALENTI INESPRESSI – Restando sul calcio francese, all’intermediario chiedono un parere su Ryan Cherki, vent’anni, un tempo accostato anche alla Juventus e suggerito ancora oggi nell’ambiente come colpo low-cost da rivalutare: «Cherki è stato un precoce talento nel calcio, ha fatto il suo debutto in prima squadra all’età di 16 anni. Prima di firmare con l’OL (Olympique Lione, ndr), alcune squadre italiane avevano mostrato interesse e avevano avuto contatti con il suo entourage. Anche se forse non ha soddisfatto completamente le aspettative di cinque anni fa, i giocatori con il suo talento farebbero sempre comodo».

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