Udinese, Lucca focalizzato: «Inter? Ho fame. Lecce? Avete ingigantito la cosa!»

Dopo aver passato una settimana in ritiro con la Nazionale, Lucca, tornato all’Udinese, ha già il focus puntato vero l’Inter; prossimo avversario in campionato. Poi chiarisce una volta per tutte lo screzio del rigore contro il Lecce: ecco cosa ha fatto.
SITUAZIONE – Lucca è uno degli attaccanti italiani più vociferati di quest’ultimo periodo. Attualmente avrebbe superato quota 10 gol con il suo Udinese portando a se l’interesse di diverse big della Serie A. Traguardo meritato da parte del ragazzo che nel corso di questi anni ha avuto una crescita professionale importante. Di ciò se n’è accorto anche Spalletti che nei due incontri con la Germania gli ha dato una chance anche se per pochi minuti. Piano piano sta riuscendo ad imporsi trovando anche qualche soddisfazione. Di seguito un estratto della sua intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport.
Udinese, Lucca ha la testa focalizzata sull’Inter!
INTER – «Arriveremo carichi, abbiamo dimostrato che nelle partite importanti diamo qualcosa in più, contro le piccole meno. Io ho tanta fame. Se non hai fame non arrivi da nessuna parte. Dobbiamo cercare di andare più avanti possibile. Qui c’è un gruppo forte, con gente di personalità»
LECCE – Lucca spiega come ha risolto lo screzio con i propri compagni, il quale era derivato da un rigore “rubato” a Thauvin: «Ho pagato la cena alla squadra, siamo andati a 20 minuti da Udine. Ho pagato, ma non c’è più bisogno di parlarne. E’ stata ingigantita»
COMPAGNI – «Thauvin è molto forte, ci dà una grossa mano. Sanchez mi dà tanti consigli. Ci parlo molto anche perchè conosco lo spagnolo e frequento tutti i compagni che lo parlano. Solet è forte, ma con me fa fatica. Ha tanta tecnica e molta stima di se stesso. In questo lavoro la mentalità fa il 90%. Iker Bravo ha tecnica e personalità, può essere il futuro dell’Udinese»
FUTURO –«Italia o estero? Non fa differenza. Sono cresciuto a livello fisico, tecnico e mentale. All’estero vedo più gol, la serie A è difficile ma è una sfida che mi dà adrenalina. Sono padrone del mio destino»