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Tacchinardi a CN: «Croazia-Italia? Un po’ di paura! Tatticamente cambierei»

Alessio Tacchinardi, ex centrocampista della Juventus e della Nazionale azzurra, ha parlato in esclusiva su Calcio-News.it. Il tema del giorno è ovviamente Croazia-Italia, partita decisiva per la squadra di Spalletti a Euro 2024.

Croazia Italia, Tacchinardi, che sensazioni hai?

Sensazioni delicate, un po’ di paura perché la Croazia ha dei giocatori importanti. È una nazione che è abituata a soffrire e a non mollare mai. Sensazioni un po’ così. Un po’ di paura e preoccupazione perché sarebbe un peccato uscire dopo una partenza buona, un po’ di timore c’è, perché la Croazia nelle ultime manifestazioni ha dato del filo da torcere a chiunque.

Tacchinardi, dopo la Spagna abbiamo perso qualche certezza?

Penso di sì. Chi ha giocato a calcio ed è stato in un campo si rende conto se gli altri hanno molto di più ed esci male. Tante cose non hanno funzionato, tante cose tattiche: da Nicolò Barella a Federico Chiesa fino a Lorenzo Pellegrini. Luciano Spalletti ha perso delle certezze, la situazione non è facile anche perché gli altri hanno tutto da guadagnare. Noi abbiamo perso un po’ le certezze, per discorsi di campo con giocatori messi in posti dove non possono rendere tanto al top. Jorginho in quella posizione e quei ritmi non può tenerli.

Serve il guizzo degli uomini più importanti? Tacchinardi, mi riferisco a Chiesa e Barella.

Sono i due più forti, Chiesa mi piacerebbe rivederlo a sinistra più che a destra. Pellegrini lì onestamente non mi piace, Barella non può giocare da solo contro tutti. È una mezzala di livello alto, ma non può giocare da solo. Entrambi devono essere supportati. Nicolò Fagioli? In quel ruolo lì in mezzo al campo è un giocatore intelligente e potrebbe essere un’idea: meglio lui che Barella come centrale, che invece lo puoi sfruttare in altre soluzioni.

Tacchinardi, questione modulo: giusto continuare col 4-1-4-1/4-2-3-1 o meglio andare col 3-5-2 per sfruttare le maggiori caratteristiche della rosa?

È un discorso molto delicato, sparare sulla Croce Rossa adesso siamo tutti bravi. Ma le caratteristiche dei giocatori che avevi al Napoli credo non ci siano. Non abbiamo un attaccante capace di sorreggere il reparto offensivo da solo, stessa cosa gli esterni. In mezzo al campo quasi tutti hanno giocato col 3-5-2. In avanti hai Gianluca Scamacca e Mateo Retegui che sono due tori e possiamo provarci. Poi esterni non ne hai. In difesa hai due mancini. Credo, che non hai una squadra per giocare col 4-3-3 o comunque con quel modulo per adesso utilizzato.

Si ringrazia Alessio Tacchinardi per la cordialità e la disponibilità mostrata nell’intervista. La riproduzione parziale di questa intervista esclusiva è possibile previa citazione dell’autore (Sandro Caramazza) e della fonte (Calcio-News.it) con il link al contenuto originale, come indicato nel disclaimer qui sotto.

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