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El Shaarawy: «Gol al 97′, l’Italia non molla mai! Ho qualche rimpianto»

Stephan El Shaarawy intervenuto in conferenza stampa un giorno dopo l’incredibile pareggio 1-1 contro la Croazia, decisivo per il passaggio al turno successivo, ha espresso tutte le sue emozioni. 

GRANDE AMBIZIONEStephan El Shaarawy comincia la conferenza stampa tornando sulla partita pareggiata contro la Croazia: «La partita di Lipsia ci ha lasciato una grande emozione perché un gol , un gol al 97′ ti dà grande gioia. Poi è stato il gol della qualificazione, per cui eravamo contenti. Ci ha dato consapevolezza che questa squadra non molla mai, fare gol nel recupero può essere anche una qualità e noi siamo stati bravi a farlo. Non è stata una partita eccezionale dal punto di vista della qualità, però c’è stato grande impegno da parte di tutti. Critiche? Penso che ci sia grande aspettativa, pressione, perché siamo una squadra forte. Abbiamo grandi responsabilità. Penso che questa sia una squadra di qualità. Magari siamo mancati nella testa e nel coraggio di andare a far male».

SUL RUOLOStephan El Shaarawy risponde all’ipotesi di giocare a tutta fascia: «Quello che ci chiede il mister è cercare di fraseggiare molto, per poi andare sugli esterni. Cosa che ci è mancata contro la Croazia, dove gli esterni erano sempre liberi e con un passaggio in meno potevamo ricercarli subito. Ma abbiamo sempre cercato di fare quello che ci ha chiesto il mister. Io sono sempre pronto per fare un po’ tutto. Con la coscienza mi sento a posto perché sto lavorando per farmi trovare a disposizione. A volte si cade nell’errore di fare troppo e magari si è poco lucidi, ma il lavoro che hanno fatto gli attaccanti nell’ultima è stato molto positivo. Dal punto di vista dell’impegno e della disponibilità c’è stato tutto in tutte e tre le partite, poi si può ovviamente migliorare».

L’attaccante della Roma risponde a Yakin

RISPOSTA ALLA SVIZZERAStephan El Shaarawy risponde alle dichiarazioni degli svizzeri: «Secondo me nessuna squadra è contenta di giocare contro l’Italia, perché si è visto che ha una storia calcistica, è campione in carica e non è mai semplice giocare contro di noi. Si è visto contro la Croazia, è una squadra che non molla e che cerca di far gol e imporsi sempre col proprio gioco. A 3 o a 4 per me sinceramente cambia poco, nel senso che io nascendo esterno mi trovo meglio nel 4-3-3 sicuramente. Più che del modulo si debba parlare un po’ di come ci approcciamo alla gara, di come l’affrontiamo, di come scendiamo in campo, di come andiamo nell’uno contro uno».

Si può sempre migliorare, il pensiero di El Shaarawy

PERCORSO IN AZZURRO – L’attaccante della Roma conclude riguardo chi gli chiede del suo percorso negli ultimi dodici anni in azzurro: «Chiaro che ognuno di noi punta sempre al massimo, sia a livello italiano che europeo. Ho qualche rimpianto, potevo fare qualcosa in più, però ho sempre cercato di dare il massimo per quello che era nelle mie possibilità, quindi essere per me qui oggi è sicuramente un grande privilegio. Volevo esserci e ci sono riuscito, anche se non sto giocando è una grande possibilità per me essere qui. Sono contento di questo».

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