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Buongiorno: «Pronto se sarò chiamato in causa! Più consapevolezza»

Alessandro Buongiorno, difensore del Torino e della Nazionale azzurra, ha parlato in conferenza stampa da Iserlohn, a due giorni da Svizzera-Italia. 

CONFERENZA BUONGIORNO – Buongiorno ha tenuto una conferenza stampa a due giorni da Svizzera-Italia.

Come stai vivendo questi giorni?

Con entusiasmo dall’inizio del ritiro, in ogni allenamento si cerca di dare il massimo per cercare di mettere in difficoltà il mister con le scelte. Sono pronto.

Che reazione avete avuto ieri visto che come terzi non vi sareste qualificati? Vi sentite, voi della difesa, all’altezza della tradizione?

Fatti i complimenti a Zac (Mattia Zaccagni, ndr). Eravamo molto felici subito dopo la partita e ieri. Per quanto concerne la difesa, abbiamo questa tradizione di difensori fortissimi, da cui tutti noi cerchiamo di prendere spunto per poter essere al loro livello. Abbiamo chiesto consigli e guardare le loro azioni. Faremo il massimo per cercare di essere al loro livello.

Si parla di gare della svolta. Quella contro la Croazia può esserlo?

Assolutamente, c’è stata la consapevolezza di un’Italia che non molla. Non sarà facile sabato, abbiamo iniziato a guardare i video degli avversari. Cercheremo di fare il massimo per arrivare pronti. Possiamo garantire il massimo dell’impegno, della professionalità per arrivare ai nostri obiettivi.

Il tuo valore si conosce. Buongiorno, raccontati oggi chi sei e le tue caratteristiche.

Non sta a me dirlo se sono tra i più forti, io cerco di migliorare giorno per giorno. Degli aspetti di campo penso di aver dimostrato soprattutto quest’anno in fase difensiva il mio punto forte. Ma anche col mister stiamo lavorando sulla fase di possesso, così come a Torino. Devo migliorare, ma bisogna avere la mentalità giusta. Qualsiasi cosa è migliorabile. Serve rimanere concentrati per tutti i 90′.

Facendo i calcoli, come hai vissuto il ritorno alla difesa a tre? Anche a te ha impressionato Riccardo Calafiori?

La difesa a tre rende il fatto di poter giocare con più difensori, ma l’importanza è mettere in difficoltà gli avversari. Su Ricky mi aveva impressionato già col Bologna: ottimo giocatore e bravissimo ragazzo. Credo sia importante che ognuno di noi si faccia trovare pronto dopo aver dato il massimo in allenamento.

La tua giovane carriera in Nazionale dimostra l’essere pronto. Buongiorno, quanto ti dà questo tuo passato breve ma ricco di episodi?

La consapevolezza di poter essere pronto e affrontare al meglio la partita. Le due gare passate aumentano la consapevolezza, in entrambi avevo giocato bene. Sicuramente sono stati due momenti bellissimi, che mi danno consapevolezza per il futuro.

Quando sei entrato a Dortmund in campo, a chi hai pensato? Tu torinista nel sangue. A livello ambientale cosa ti porti?

Emozione grandissima, ho pensato al mio percorso, ai sacrifici che ho fatto. Mi è venuta in mente la mia famiglia, che mi è sempre vicina. Un pensiero l’ho rivolto sicuramente a loro. Atmosfera fantastica, contentissimo di poter essere qui e di rappresentare una parte di Torino.

Buongiorno, un po’ penalizzato la fase di possesso da migliorare?

Non lo so, il mister fa le scelte e quello che possiamo fare noi è metterlo in difficoltà per cercare di essere messi in campo. Dobbiamo rimanere concentrati e con la giusta mentalità dentro e fuori dal campo.

Come vedete la Svizzera?

Molto tosta, giocano bene, sanno attaccare la profondità e non sarà facile. Stiamo cercando di preparare la partita al meglio per imporre il nostro gioco e arginarli.

Disinteresse sulla Svizzera?

Dal nostro punto di vista è sicuramente una partita super impegnativa, Svizzera tosta, molto mobile, sarà una sfida impegnativa e da non sottovalutare.

Hai sentito Ricardo Rodriguez?

No, ci eravamo parlati prima di salutarci. Ci vedremo un po’ prima della finale, ma non ci siamo detti particolari cose. Lui mi ha fatto in bocca al lupo, visto che è la mia prima esperienza europea.

Ci sono state cose particolari sull’arbitraggio?

In generale sono stati giusti gli arbitraggi. Non dobbiamo pensare agli arbitri o a fare reazioni plateali. Andare avanti sempre, dobbiamo accettare indipendentemente dalle scelte.

Voi dalla parte destra del tabellone.

La nostra parte è sicuramente più semplice, ma ogni partita è difficile. Cercheremo di dare il massimo, speriamo di riuscirci e sappiamo quanto sia importante per tutti gli italiani.

Cosa pensi di Paolo Vanoli?

Mi ha mandato un messaggio, dicendomi di pensare agli Europei. Lo reputo un ottimo allenatore, ho guardato alcune partite del Venezia. Poi potrò conoscerlo meglio.

Dove ti ha sorpreso Luciano Spalletti?

Sicuramente questa sua voglia di farci capire le sue idee di gioco, cerca di stare sempre molto attento a quello che facciamo e a come ci alleniamo. Su questo è attento, così come è attento alla tattica e a cercare di uscire dalla pressione. Nelle cose che dice mi ritrovo, sono tutte cose utilissime che ti permettono di migliorare come giocatore e come collettivo. Sicuramente una cosa che mi ha stupito questa.

Nessuna favorita in questo Europeo a fare un gioco spumeggiante. Vi incoraggia?

Nessuna partita è facile, se anche queste nazionali hanno avuto difficoltà nell’ottenere risultati significa questo. Dunque, non bisogna sottovalutare nessuno e bisogna affrontare le partite al massimo. Serve stare attenti sempre.

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