Italia senti Albertini: «Non dobbiamo avere timori e attaccare!»
L’ex centrocampista della Nazionale e del Milan Demetrio Albertini dice la sua sulle scelte tattiche dell’Italia e su come attaccare la Spagna.
L’INTERVISTA – Ripreso dalla Gazzetta dello Sport, Albertini parla della gara agli Europei tra Spagna e Italia. Partita tattica e veloce, ma gli azzurri non si devono far sorprendere. Di seguito le sue parole: «Gli spagnoli vorranno vincere con il possesso palla e l’uno contro uno. L‘Italia dovrà controbattere costringendo gli avversari ad arretrare e non permettere loro di stare sulla nostra trequarti grazie al recupero alto del pallone. Se i difensori spagnoli avranno i piedi sempre sulla linea di metà campo, per noi sarà dura. Yamal ha il futuro nelle sue mani e tanti anni di carriera ad alti livelli. Attenzione però: deve lavorare per continuare a crescere. Quando hai quel talento, è come una missione. Ho visto tanti, troppi, giocatori che potevano fare di più non arrivare in alto perché non accettavano di compiere dei sacrifici durante la settimana. Spero che non diventi uno di questi. Spalletti ha riportato entusiasmo in Nazionale. In campo si vedono belle cose, ma le partite durano 90 minuti, non 45. Sarebbe controproducente. Quando hai fiducia nella tua filosofia calcistica e non hai un credo difensivista, è difficile cambiare. L’Italia non ha le caratteristiche per stare tutta dietro e difendersi. Se poi incontri la Spagna e ti chiudi, il gol lo prendi. Magari non solo uno. Dobbiamo credere nel lavoro fatto finora. Gli spagnoli possono tenere il pallone più di noi, ma dobbiamo costringerli a correre all’indietro, obbligarli a stare nella loro metà campo, attaccarli. Siamo l’Italia. Non dobbiamo avere timori!»
