Milan, senti Florenzi: «Potevamo fare di più! Ci manca esperienza»
Alessandro Florenzi ha parlato della deludente stagione del Milan, della quale non ha potuto fino ad ora far pienamente parte a causa del brutto infortunio rimediato ad inizio anno.
DELUSIONE – Il Milan è probabilmente la più grande delusione di questa stagione nel nostro campionato. I rossoneri sono tutt’ora fuori dalla zona Europa, con un nono posto che non rispecchia le ambizioni e gli obiettivi prefissati dal club ad inizio anno. Al rientro dalla sosta il Diavolo è atteso da un ciclo di partite durissimo, a cominciare dalla trasferta di Napoli. Della stagione complicata vissuta fin qui ne ha parlato uno dei veterani della rosa rossonera, Alessandro Florenzi, che dopo la lunga assenza per l’infortunio rimediato ad inizio stagione potrà ora tornare a disposizione di Sergio Conceicao. L’ex terzino della Roma ha parlato ai microfoni di Sky Sport.
Milan, Florenzi duro: «Con le chiacchiere siamo stati bravissimi. Critiche? Dobbiamo tapparci le orecchie»
CONDIZIONE – Sul suo stato fisico: «Ero partito con entusiasmo, poi mi sono fatto male. Ed è partito un altro viaggio: il recupero. Ho fatto le cose con calma rispetto al passato, quando avevo fretta, troppa fretta… Fisicamente sto bene, ma la palla passa al mister. Saprà come e dove utilizzarmi.»
STAGIONE – Sui risultati deludenti: «Stagione deludente. Quando si arriva a questo è responsabilità di tutti: giocatori, allenatori e società. Si vince tutti e si perde tutti. Noi giocatori potevamo fare di più. Siamo lontani dai nostri obiettivi. Possiamo puntare numericamente ancora al quarto posto. È durissima, ma ci dobbiamo provare ma non con le chiacchiere. Con quelle siamo stati bravissimi quest’anno.»
ESPERIENZA – Sulle differenze tra questo Milan e quello dello Scudetto: «Per vincere serve avere il gruppo, la qualità, e l’esperienza. Quest’anno c’è il gruppo, c’è la qualità. Forse manca un po’ di esperienza. Nell’anno dello scudetto c’era il giusto mix, c’erano Giroud, Kjaer, Ibra. I vecchietti che ne avevano passate tante e potevano far capire agli altri come affrontare le cose. Quest’anno il vecchietto potevo essere io, prima dell’infortunio però. Con il Milan non eravamo i più forti ma abbiamo vinto, con l’Italia non eravamo i più forti, ma abbiamo vinto: vuole dire che c’era qualcosa di speciale. Non serve ricrearlo, serve solo ritrovarlo.»
CRITICHE – Sulle contestazioni del pubblico a San Siro: «Dobbiamo tapparci le orecchie. Tutti oggi parlano del Milan che non va bene, perché dopo 4 anni fatti bene con scudetto… È una novità per tutti. Ma questo è il calcio. I tifosi e la contestazione? Milan-Lazio a San Siro è stata una gara strana. Ambiente surreale. Si sente San Siro quando c’è e quando non c’è. Quando giochi in casa e sembra di giocare fuori casa, non è semplice. Io so che i tifosi vogliono il bene del Milan, e spesso la rabbia ti fa fare cose che non vorresti mai fare. Credo che solo insieme, noi con loro, si può arrivare da qualche parte. È un 1% in più ma può fare la differenza.»
