Sommer: «Inter, festa da pelle d’oca. Italia, adattato a una cosa!»
Yann Sommer, nella stagione dell’Inter, ha avuto un grande ruolo di protagonismo. Con ben 19 partite senza subire reti in campionato, al suo primo anno in Italia. Intervistato dall’emittente svizzera SRF, l’estremo difensore nerazzurro ha fatto un ottimo resoconto sulla stagione.
PELLE D’OCA – Yann Sommer apre subito con la festa scudetto dell’Inter, alla quale fatica ancora a credere: «A ripensare alla festa per lo scudetto ho ancora la pelle d’oca. Un momento emozionante, fantastico. C’era tantissima gente e me la sono davvero goduta. I tifosi amano la squadra, lo dimostrano in ogni partita sia in casa che in trasferta. Si respira questa atmosfera in ogni momento e per un giocatore di calcio questa è la cosa migliore che possa esserci. Tornando alla parata della festa, si fa fatica a crederci. Abbiamo impiegato quasi otto ore per fare 2 chilometri e mezzo. Questo significa anche che abbiamo grossa responsabilità nei confronti dei nostri tifosi».
DIFESA ROCCIOSA – Sommer si concentra poi sui pochi gol subiti dalla squadra e sui suoi clean sheet, ben 19 in questo campionato di Serie A: «Sicuramente è merito del portiere, certo, ma anche di tutta la squadra. Anche al Gladbach avevamo dato grande importanza alla difesa. Lo stesso vale anche all’Inter, abbiamo un’ottima struttura in campo. Questo ci porta a subire pochi gol. Per me, come portiere, è assolutamente un sogno».
Sommer e il primo anno all’Inter: adattarsi alla vita in Italia
VITA ITALIANA – Tra nuovo modo di lavorare in campo e vita quotidiana, Sommer spiega il suo primo anno in Italia: «Una cosa a cui mi sono dovuto adattare in Italia è il concetto di “ritiro”, ovvero dormire nel centro di allenamento prima della partita. Ma è piacevole, aiuta anche a formare il gruppo e permette allo staff di lavorare con noi. Per il resto, ho trovato diverse analogie al modo di lavorare che c’è in Germania. Vivere in Italia con la mia famiglia è stata una nuova sfida, dopo esserci trasferiti abbiamo dovuto ricominciare ancora daccapo, ma è andato tutto bene. Anche grazie a mia moglie che mi dà grande sostegno».
