Inter, l’accordo con PIMCO rischia di saltare per colpa di Oaktree
Giorni di tensione in casa Inter, sullo sfondo l’accordo tra Zhang e PIMCO mentre Oaktree si mette di traverso e chiede le quote societarie.
LA TENSIONE – Come riporta la Gazzetta dello Sport assieme alla rivista specializzata Bloomberg, il futuro in casa Inter è fosco. Seppur Zhang e PIMCO siano da giorni vicini a un’intesa di massima sul finanziamento del debito, la complessità della situazione che coinvolge tre società, PIMCO, Oaktree e Inter, e il volume del capitale, 430 milioni di euro, rimandano la chiusura dell’operazione. A queste lungaggini burocratiche si unisce l’avversione di Oaktree all’operazione, con mancate comunicazioni e dilatazione dei tempi per i documenti. Risulta infatti che Oaktree non gradirebbe il subentro di PIMCO, infatti il primo fondo punta o a un rifinanziamento del debito con tassi del 15% e una scadenza biennale, oppure a pignorare le quote del club. Invece il subentro dell’altro fondo californiano, che garantisce all’Inter un prestito triennale al 12%, risarcisce Oaktree dei 430 milioni di euro d’investimento, ma il guadagno sarebbe “minore”.
LE PROSPETTIVE – Dunque, corsa sul filo di lana per l’Inter per uscire da questa situazione e permettere di chiarire al meglio il futuro societario. Il 20 maggio scade il prestito con Oaktree, ma entro il 17 si vuole già avere l’accordo con PIMCO nero su bianco. Zhang vuole evitare a tutti i costi la cessione del club. Nel lungo periodo però questo scenario non sembra così inattuabile, con interessi di vari fondi statunitensi e arabi interessati al club meneghino, Zhang potrebbe anche cedere parte delle sue quote (il 65,5%) per finanziare il club e poi uscire gradualmente dalla gestione.
