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Palladino fa mea culpa: «Io primo responsabile. Su Kean»

La Fiorentina ha trovato una brutta sconfitta contro il Verona, Palladino nella conferenza post partita ha parlato di cosa non ha funzionato. Ovviamente ha dato degli aggiornamenti anche riguardo le condizioni di Kean a seguito del colpo subito al cranio.

SCONFITTA – Dopo un periodo molto complicato la Fiorentina sembrava finalmente essere tornata ai suoi massimi. Molto importanti sono state le due vittorie contro Lazio e Genoa che hanno rimesso i gigliati in carreggiata per un posto in Europa. Trionfi che hanno solamente illuso i tifosi che nell’ultimo mese hanno visto la propria squadra incassare 3 sconfitte consecutive. L’ultima proprio oggi contro il Verona. Squadra veneta che ha gelato il pubblico viola, con Bernede che al 95esimo ha infilato la palla alle spalle di De Gea. Nel corso della conferenza stampa post partita Palladino ha fatto mea culpa, spiegando anche cosa non ha funzionato nel match. Di seguito le parole del tecnico ex Monza.

Palladino, la conferenza stampa post Verona-Fiorentina

COLPA – «In questo momento bisogna stare in silenzio, bocca chiusa e pedalare. Sono il primo responsabile e mi assumo le mie responsabilità, in questo momento ci manca serenità, ma adesso dobbiamo stare in silenzio e uscire tutti insieme da un momento non positivo. Volevamo dare ai tifosi una soddisfazione e non ci siamo riusciti, dispiace ancora di più»

ASSENTI – «Oggi non avevamo a disposizione diversi giocatori importanti. Non è un alibi, ma non avere con noi Gudmundsson, Colpani, Adli… sono giocatori importanti, e i nuovi arrivi vanno inseriti in un nuovo contesto. Ora le cose non girano, come dicevo prima ora è il momento di stare zitti e lavorare»

KEAN – «Io dal campo mi sono preoccupato molto, perché la salute è sempre la prima cosa. Aveva un bel taglio, Moise poi in campo non si è sentito bene ma spero non sia nulla di grave. Ha preso un colpo alla testa da una ginocchiata»

COSA NON HA FUNZIONATO – «Affrontiamo squadre che si difendono basse, ti fanno diventare perimetrale, oggi il Verona ha fatto questo. Abbiamo provato a sfondare centralmente e non ci siamo riusciti, poi abbiamo provato lateralmente. Ci è mancata qualità, intraprendenza, iniziativa nell’uno contro uno. Dobbiamo migliorare in queste cose, nel saltare l’uomo e creare superiorità. Ed è compito mio lavorare su questi aspetti»

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