UEFA, Marchetti: «In Italia problema stadi! Il punto per Euro 2032!»

Giorgio Marchetti, vice segretario della UEFA, ha concesso un’intervista in cui ha toccato diversi temi: dalla nuova Champions fino alla situazione degli stadi in Italia in vista dell’Europeo del 2032.
EUROPA – La Champions League torna domani sera con le prime gare d’andata degli ottavi di finale, tra le quali spicca il derby di Madrid tra Real ed Atletico, mentre l’Inter, unica italiana rimasta nella competizione, scenderà in campo mercoledì in casa del Feyenoord. Il nuovo format della massimo torneo europeo e non solo è stato uno dei temi principali dell’intervista concessa dal vice segretario della UEFA Giorgio Marchetti a Radio Rai GR Parlamento.
UEFA, Marchetti: «Entusiasmo per la nuova Champions. Sulla Superlega…»
FORMAT – Queste le sue parole, a cominciare dal nuovo formato delle coppe europee: «Il nuovo format della Champions League ha permesso di raggiungere gli obiettivi di rendere la competizione più vivace e interessante fino alla fine. Le aspettative sono state rispettate in pieno. L’ultima giornata è stata straordinaria. Solo due partite non avevano significato per la partita, mentre le altre mettevano tutte in palio qualcosa. C’è entusiasmo. Il format si confà ancora di più alle esigenze di rendere questa competizione il più attraente possibile, senza lasciare fuori nessuno e dando la possibilità a chi eccelle nel proprio paese di confrontarsi con le grandi forze del calcio europeo. C’è grande incertezza su chi può arrivare fino in fondo e chi può vincere, mentre alcune big hanno avuto delle difficoltà. Questo format ha anche portato più risorse nelle casse dei club.»
STADI – Sulla situazione degli stadi in Italia per Euro 2032, che il nostro Paese dovrebbe ospitare insieme alla Turchia: «Quello degli stadi in Italia è un problema annoso. Non ci sono stadi di buona qualità, con qualche sporadica eccezione. Ci aspettiamo che entro ottobre 2026 l’Italia abbia una lista di stadi che, dove non esistenti e nella configurazione necessaria per rispondere alle condizioni, abbiano un progetto esecutivo, finanziato e che parta non oltre il 2027 per la costruzione o la ristrutturazione. Non sappiamo a che punto sia l’Italia in vista di EURO 2032. Entro ottobre 2026 l’Italia dovrà decidere quali stadi proporre. Per l’Europeo ne dovrà fornire cinque, così come la Turchia.»
SUPERLEGA – Marchetti è poi tornato a parlare della Superlega: «Non so che fine abbia fatto il progetto. Non è una domanda da fare a me. Noi abbiamo una visione chiara delle nostre competizioni. Abbiamo iniziato a sviluppare le idee per la riforma del 2024 già a partire dal 2018. Lo abbiamo fatto in sinergia con i club e con gli altri stakeholder. Noi vogliamo una competizione che sia la migliore del mondo. Che allinei i migliori club e che lo stesso tempo sia aperta dando a tutti un sogno da realizzare. Lo abbiamo visto già in questi anni.»