Gasperini chiarisce sul futuro: «Rinnovo? Dipende dal progetto»
Gasperini ha rilasciato un’intervista nella quale elogia il percorso, e la crescita dei suoi migliori giocatori. Rinnovo?
ADDIO – Gasperini durante l’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, chiarisce di non essere mai stato vicino all’addio dalla Dea, poiché non è mai arrivato alla fine di una stagione in scadenza di contrattato: «Non mi sono mai trovato in scadenza di contratto e quindi non ho mai potuto decidere da solo: ho sempre dovuto parlare con Preziosi o con Percassi. Avevo percepito un po’ di stanchezza, il presidente sembrava di sposto a lasciarmi andare, lo ha detto, poi la stagione ha preso una piega gloriosa e ha cambiato parole: andiamo avanti così».
RINNOVO? – Gasperini spiega il motivo per cui sta attendendo prima di mettere la firma sul nuovo contratto che lo legherà all’Atalanta per almeno altri 3 anni: «Non ho ancora rinnovato il contratto con l’Atalanta perché per me è più importante capire se siamo ad un punto di partenza o di arrivo. Se nei prossimi campionati vogliamo fare qualcosa di più e se per l’Atalanta io sono ancora un riferimento, ok, va bene. Se c’è un progetto per i prossimi 2-3 anni, mi interessa. Una situazione tampone, precaria non mi serve, vado a scadenza e buonanotte. Ma la questione 2026 o 2027 la risolveremo. Con me la famiglia Percassi è sempre stata di una generosità assoluta. L’urgenza, adesso, è fare la squadra più forte».
ESTERO – Gasperini nega un suo possibile approdo su una panchina di Premier League: «Non ci vado più. L’avrei avuta quest’anno, bella in Inghilterra. L’Italia mi piace troppo, dal lunedì al sabato all’estero è dura».
Gasperini spende degli elogi per i giocatori che hanno trascinato l’Atalanta al trofeo europeo
TRASCINATORI – Gasperini spiega il segreto dei sui giocatori: «Il segreto è che sono bravi. Io tiro fuori quello che hanno dentro, non posso trasformarli, non aggiungo nulla. Diventano forti, se sono forti. Fondamentale il lavoro mentale. Devi essere convincente. Se il ragazzo si convince, sei a posto. Magari ci metti dei mesi, pois catta qualcosa. CDK? Ho sempre pensato che più è lontano dalla porta, più è in difficoltà. Deve fare l’attaccante. Lookman? Adesso è un top, ma prima non lo era. Ci ho lavorato con la pazienza dell’artigiano. Ederson pensavo che fosse un trequartista, poi mi sono accorto della sua efficacia mostruosa nei recuperi, è un doberman. Koopmeiners ha potenza aerobica da box to box, più capacità di tiro che va sfruttata. Spalletti avrà uno Scamacca Bomber per l’Europeo, un momento chiave è stato quando si è liberato dalla pressione pazzesca che aveva addosso, ogni partita sembrava dovesse dimostrare di essere un grande giocatore».
