Nazionali

Papin: «De Bruyne incredibile, ma sono perplesso per la Francia»

Jean-Pierre Papin, ha recentemente rilasciato un’intervista, dove ha parlato tanto della sua Francia, ma anche di Italia.

CAMPIONEJean-Pierre Papin, vincitore del Pallone d’Oro nel 1991 e ex attaccante del Milan dal 1992 al 1994, dove ha segnato 31 gol in 63 partite e ha conquistato due scudetti e una Champions League, ha recentemente rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport. Attualmente, Papin allena la seconda squadra dell’Olympique Marsiglia, che ha chiuso al terzo posto nell’ultimo Championnat National 3, il quinto livello del calcio francese.

Papin e i suoi dubbi sulla Francia, elogia il Belgio

FRANCIAPapin si è dimostrato perplesso sul gioco della Francia agli europei: «Chi passerà tra Francia e Belgio? Non lo so, sul serio, perché, per come gioca ora la Francia, tutto è possibile». E continua sul gioco dei blues: «Siamo abituati bene, ai gol e al bel gioco, e come tutti i francesi oggi sono un po’ perplesso

CRITICHE – Sulle critiche su Deschamps: «E’ un grandissimo allenatore, ha vinto il Mondiale, conosce bene queste competizioni. Contro il Belgio vedremo un’altra Francia, più concentrata, perché le partite a eliminazione diretta non sono paragonabili a quelle delle prima fase, le giochi con una mentalità diversa».

LUKAKU – L’ex giocatore dei blues commenta così la squadra belga iniziando da Romelu Lukaku: «E’ uno dei “nove” più forti al mondo perché grande fisica-mente e veloce, e perché è sinistro, ma sa tirare anche di destro.Il Belgio però ha anche De Bruyne, un centrocampista incredibile, e altri giocatori interessanti come il rapidissimo Doku. E attenti a Tielemans: quando decide di giocare al meglio, diventa importantissimo». Lukaku dovrà vedersela con Upamecano e Saliba, difensori centrali molto solidi.«Non sarà facile né per lui né per loro. Upamecano e Saliba dovranno avere mille occhi.

ITALIA – Papin sull’Italia contro la Svizzera: «Non è andata bene, no, però la Svizzera è una bella squadra e poi si vede come l’Italia sia una nazionale in costruzione. Spalletti ha ragione quando dice di aver bisogno di tempo, anche se nel calcio il tempo è sempre poco perché i tifosi vogliono i risultati subito. L ’Italia crescerà, Spalletti deve finire il lavoro». Scamacca? «L ’avevo seguito in Europa League, nell’Atalanta contro il Marsiglia, e mi aveva fatto una grossa impressione, ci aveva fatto male, a noi dell’Olympique. L ’altro giorno non ha ricevuto un cross, l’elemento principale di cui vive un centravanti. Se non hai assistenza…».

 

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