Il Mondiale per Club FIFA in salita, il no dalla Premier League
Il nuovo Mondiale per Club, la competizione FIFA voluta da Infantino rischia di partire tra molti ostacoli, l’ultimo il no della Premier League.
LA SITUAZIONE – Facciamo un passo indietro. Già qualche tempo fa i pareri negativi sul nuovo Mondiale per Club sono emersi da Fifpro, il sindacato dei calciatori, e la World Leagues, l’unione dei campionati. Le associazioni calcistiche recriminano il fitto calendario dei club e la gestione opaca da parte della FIFA. Dunque, la nuova competizione, voluta fortemente da Infantino, sembra non nascere sotto i migliori auspici.
IL NUOVO NO – Oltre le criticità già emerse si aggiungono le perplessità della Premier League. Infatti, come riporta il Sun, si starebbe formando un asse tra il numero uno della Premier League, Richard Masters, quello della PFA, sindacato inglese dei calciatori, Maheta Molango e della Liga, Javier Tebas. I tre starebbero mettendo in campo gli avvocati per un’azione legale contro la FIFA nel caso in cui il format del torneo non venga rimodulato. A rischio, secondo il fronte del no, ci sarebbe la sicurezza stessa dei calciatori, con la compromissione della pausa di tre settimane prevista da qualsiasi contratto professionistico. Si valuta anche il divieto dei club inglesi di partecipare alla competizione.
IL COMUNICATO – Di seguito le parole di Molango che espone le ragioni del no al torneo: «l calcio sta uccidendo il proprio prodotto. Chi gestisce il gioco deve ascoltare. Se non lo faranno, allora, come sindacati, abbiamo la responsabilità di agire a tutela dei giocatori e la via legale è il passo successivo. Gli organi di governo hanno avuto tutte le possibilità di impegnarsi in modo significativo con noi su questo argomento, ma non sono riusciti a farlo. I carichi di lavoro attuali dei giocatori sono insostenibili. Le persone si stanno rendendo conto che la quantità di partite inserite nel calendario degli incontri semplicemente non è sostenibile»
