Sacchi premia e benedice Inzaghi: «Sta diventando uno stratega»
L’ex allenatore Arrigo Sacchi ha commentato l’annata vissuta dall’Inter di Simone Inzaghi, soffermandosi sulla crescita mostrata dal tecnico piacentino nell’arco della stagione.
L’ELOGIO – Intervenuto in occasione dell’evento dedicato al premio Bulgarelli, l’ex tecnico italiano Arrigo Sacchi ha espresso il suo punto di vista sul percorso di maturazione di cui è stato protagonista l’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi. La cui manifestazione simbolica è data dall’aver trainato i nerazzurri verso la conquista della seconda stella. Secondo l’ex tecnico del Milan, negli anni in cui è stato alla guida della squadra meneghina si è potuto osservare un cambiamento dal punto di vista tattico da parte del piacentino: «È un ragazzo d’oro: io qualche volta l’ho bastonato, ma ho sempre cercato di spingerlo. E sono molto contento che stia facendo questo tipo di percorso. Noi italiani siamo fortissimi come tattici, ma lui ora è uno stratega».
Inter, Sacchi elogia Inzaghi dopo lo Scudetto
IL COLLETTIVO – A proposito della chiave per avere successo in campo, Sacchi sostiene la necessità di fare affidamento sul valore della squadra presa nel suo complesso. Rifuggendo dal riferimento alle singole individualità. Nello specifico, l’accento viene da lui posto sulla capacità di un tecnico di saper attingere al collettivo per esprimere al meglio le particolarità della sua squadra: «Poche squadre italiane giocano in undici e si può migliorare da questo punto di vista. Come Paese non giochiamo da squadra, è difficile riuscire a farlo a meno che non si vada a cercare delle persone affidabili». Due aspetti fondamentali si possono enucleare dal suo discorso. Il tributo alle menti brillanti, capaci di proporre un calcio frutto delle proprie intuizioni tattiche. E la preminenza attribuita al gruppo rispetto alle sue individualità, come ingrediente chiave di una ricetta di successo.