Bayer Leverkusen-Inter IN tre punti: Inzaghi conteggia male e paga
Bayer Leverkusen-Inter 1-0 è il primo passo falso di Inzaghi in Europa. Al primo gol subito, tra l’altro all’ultimo minuto, arriva anche la prima sconfitta nella competizione. Beffarda ma meritata. Nella rubrica “Day After” di Inter-News.it analizziamo la situazione post-match in tre punti ben dettagliati. Di seguito l’episodio dopo la sesta giornata di UEFA Champions League
LEVERKUSEN – Alla sesta giornata l’Inter di Simone Inzaghi si ferma sotto i colpi del Bayer Leverkusen di Xabi Alonso, che in UEFA Champions League si può accontentare dell’1-0 al 90′. Un risultato che non complica il passaggio del turno ma cambia nettamente la classifica nei primi posti. L’Inter resta ferma a 13 punti, raggiunta proprio dal Bayer Leverkusen ma anche dalle sorprendenti Aston Villa e Brest. Il vecchio secondo posto in solitaria alle spalle della capolista Liverpool (18) diventa in coabitazione con altre tre squadre ma adesso c’è anche il rischio sorpasso. La Top-8 è sempre alla portata di due risultati positivi (possibilmente uno…) ma non è ancora aritmetica. Analizziamo Bayer Leverkusen-Inter (0-1) di Champions League in tre punti.
Inzaghi non si concentra sul Bayer Leverkusen: Inter superficiale
1. FORMAZIONE A TAVOLINO – Appena ufficializzata la formazione ufficiale dell’Inter la reazione è sempre la stessa in questa stagione: “Eccola”. Perché è esattamente quella attesa. Quella annunciata. Quella spoilerata. Non c’è pre-tattica, non c’è preparazione specifica sull’avversario e sulla partita. L’Inter scende in campo con le rotazioni obbligate in difesa per via dell’emergenza e pre-impostate tra centrocampo e attacco. Xabi Alonso prepara la partita sull’Inter di Inzaghi, Inzaghi… anche. Inzaghi, più che pensare al Bayer Leverkusen e alla Lazio, pensa al suo calendario. E al minutaggio che ha deciso di dare a tutti i suoi calciatori. Ne esce fuori un’Inter che c’entra ben poco con il tipo di prestazione da fare. A dominare il gioco è il Bayer Leverkusen, che sbaglia tanto e – per fortuna dell’Inter – concretizza poco. Xabi Alonso studia l’Inter di Inzaghi, conosce i suoi punti deboli e prova a sfruttarli per avere la meglio. La pressione è tutta su Yann Sommer, di cui si conosce la statura e che viene messo in mezzo ai saltatori avversari su calci piazzati. Non si conoscono le sembianze del portiere tedesco (Matej Kovar, ndr), invece. L’Inter è in campo per portare a casa il risultato minimo: lo 0-0. Un pareggio che sfuma nel finale per una serie di errori, anche arbitrali, ma che alla fine è meritato. Il Bayer Leverkusen è l’unica squadra che prova a giocare a calcio. L’Inter di Inzaghi si snatura, sposando l’anti-calcio per ottenere il risultato minimo con il minimo sforzo. Scelta pagata cara e da evitare d’ora in poi.
Bayer Leverkusen-Inter passo falso in mezzo a un calendario fitto
2. OCCASIONE SPRECATA – L’impressione che la partita non venga preparata sull’avversario ma su se stessi viene confermata dalla lettura. Praticamente nulla. Si dà per buono lo 0-0 e non si cerca davvero di cambiare inerzia. Approccio errato. Fin troppo superficiale. Se c’è una partita nella quale Davide Frattesi è fuori luogo quella è proprio la non-partita dell’Inter a Leverkusen. Avversario sbagliato, campo sbagliato, momento sbagliato. Inzaghi vuole gestire partita e risultato minimo senza avere in campo calciatori in grado di gestire tecnicamente la palla con maturità. La serata negativa colpisce anche e soprattutto Carlos Augusto, che sembra un pesce fuor d’acqua. E il pesce fuor d’acqua in questa Inter oggi è Mehdi Taremi, che viene impiegato da titolare solo in Champions League insieme a gran parte delle altre “seconde linee”. Proprio quando l’Inter non solo non riesce a essere se stessa ma non vuole assolutamente esserlo. Nemmeno si sforza a esserlo. Finora la versione internazionale dell’Inter di Inzaghi non è quella conosciuta. Si cerca il risultato (minimo) senza la prestazione (migliore). E in Bayer Leverkusen-Inter non va bene come in precedenza. Il primo gol subito nella competizione manda in tilt qualsiasi progetto di punto risicato per allontanare gli inseguitori e avvicinarsi agli Ottavi di Finale alle spalle del Liverpool. La scelta di sacrificare il gioco, per preservare energie e titolarissimi, è un azzardo di Inzaghi. E a Leverkusen non ce n’era bisogno. La prossima partita, tanto difficile quanto importante, è lunedì in casa della Lazio. Lunedì, non venerdì né sabato. Per una volta l’Inter di Inzaghi avrebbe potuto concentrarsi solo sul campo senza preoccuparsi di calendario infinito, minutaggio necessario e rotazioni strategiche. Occasione (e partita) persa malamente.
Inter ancora padrona del suo destino: in Champions League basta calcoli!
3. QUALIFICAZIONE IN PUGNO – Chi aspettava il primo passo falso internazionale nerazzurro può finalmente sfogarsi con le critiche. Nonostante la sconfitta, il cammino nerazzurro in Champions League non è a rischio. Prima di Bayer Leverkusen-Inter potevano servire quattro punti in tre partite, adesso ne servono almeno quattro in due. E non è ancora detto che non ne possano bastare appena tre. L’Inter a fine gennaio se la vedrà prima con lo Sparta Praga in Repubblica Ceca e una settimana dopo con il Monaco a San Siro. In ogni caso, tutte le considerazioni andranno fatte a sesta giornata conclusa. Ci sarà un secondo posto da difendere e/o riconquistare, in base al risultato dello scontro diretto Borussia Dortmund-Barcellona, con l’obiettivo di non andare mai oltre l’ottavo posto. L’altro scontro diretto, Arsenal-Monaco, farà chiarezza sulla reale situazione dell’Inter. Siccome la matematica non è un’opinione, l’Inter è sicura di rimanere nella Top-8 al termine della sesta giornata. E in caso di vittoria nell’ultima trasferta anche nella settima. L’uscita di scena potrebbe verificarsi solo in caso di ulteriore passo falso ma a 180′ dalla fine anche le altre dovrebbero preoccuparsi di questo scenario. L’unico dato oggettivo è constatare come l’Inter in Germania abbia sprecato un jolly importante facendo dei rischiosi calcoli pre-partita, diversamente prudenti, che si sono rivelati fallimentari: con zero tiri in porta non si possono vincere le partite e quasi sempre giocare per pareggiarle è una cattiva idea. Bayer Leverkusen-Inter insegna che non può esserci un’Inter di Inzaghi troppo diversa da quella propositiva, che attua il suo gioco offensivo per dominare avversari, gioco e partite.
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