Freuler: «Non siamo indeboliti. Vogliamo restare nelle Coppe!»
Il centrocampista del Bologna Remo Freuler ha parlato dell’inizio di stagione degli emiliani, commentando anche il valore della rosa rispetto allo scorso anno visti gli addii di due pezzi forti come Zirkzee e Calafiori.
LEADER – Remo Freuler è certamente uno dei leader tecnici e non solo nello spogliatoio del Bologna. Dal suo ritorno in Italia dopo la parentesi al Nottingham Forest, il regista svizzero è stato uno degli artefici e dei protagonisti indiscussi della straordinaria cavalcata della scorsa stagione. L’ex Atalanta ha parlato delle differenze rispetto all’ultimo anno e degli obiettivi della squadra in un’intervista a La Gazzetta dello Sport.
Bologna, Freuler: «Abbiamo ancora la fame dell’anno scorso. Italiano vive per il calcio»
ROSA – Queste le sue parole: «Situazioni così le ho già viste. Non credo che ci siamo indeboliti, abbiamo fatto acquisti fantastici. E siamo rimasti in moltissimi dello scorso anno: sarà un orgoglio maggiore dimostrare che dentro quell’annata meravigliosa c’erano tutti.»
FAME – Poi aggiunge: «Siamo ancora quella squadra là: che ha quella fame là. E con la Champions in più. Io, per esempio, non voglio smettere di vedere la luce negli occhi non solo dei compagni ma soprattutto dei tifosi. E al momento abbiamo gli stessi punti di un anno fa, che vuol dire tutto o nulla ma so che questa squadra ha tanto da dare. Adesso serve quella parola magica: continuità. In pochi mesi non si costruisce nulla. Servono anni e continuità. Restare in alto è la cosa più difficile. La zona Europa è l’obiettivo.»
ITALIANO – Sul nuovo tecnico Vincenzo Italiano: «Vive per il calcio. Ha le idee chiare, vuole avere sempre la palla, condurre il gioco e che se non l’abbiamo bisogna aggredire forte, molto forte. Umanamente parla molto con noi. Differenze con Thiago Motta? Entrambi vogliono gestire palla e partita. Con Italiano forse cerchiamo di creare più occasioni da gol. Inizialmente avevamo le distanze un po’ larghe? Contro l’Empoli e a Como abbiamo preso facili ripartenze. Troppo facili. E abbiamo parlato nello spogliatoio: spesso parliamo e lavoriamo sugli errori. Su preventive e ripartenze, su tutto.»
